LAMPEDUSA – I deputati di Fratelli d’Italia Sara Kelany e Francesco Filini sono stati a Lampedusa dove hanno incontrato il sindaco Filippo Mannino, prima di effettuare un sopralluogo a molo Favarolo: luogo dove arrivano i migranti soccorsi da Guardia costiera e Guardia di finanza.
Mannino: “Non ampliare hotspot”
“I deputati sono venuti a portare la loro solidarietà alla Guardia costiera per il lavoro che, giorno e notte, fanno. A loro – ha spiegato Mannino – ho esposto i problemi del territorio e il gravame dell’immigrazione. Mi è stato assicurato che l’obiettivo primario del Governo è quello di ridurre l’impatto sul territorio di Lampedusa e che non se ne parla quindi di potenziare l’accoglienza (ci sono poco meno di 400 posti) dell’hotspot. Con i deputati di Fratelli d’Italia abbiamo concordato che le condizioni oggettive dell’isola non consentono l’ampliamento della struttura”.
“I profughi non possono rimanere a lungo sull’isola”
“L’emarginazione geografica non consentirebbe di superare le carenze sanitarie e di viveri. Quello che serve sono navi e aerei pronti a trasferire sulla terraferma i migranti che sbarcano. Lampedusa, isola piccola che va preservata e coccolata, non è il posto dove far rimanere per più giorni i migranti che arrivano”, ha poi aggiunto il sindaco delle Pelagie.
“Ringrazio anch’io la Capitaneria di porto, e in particolare il comandante locale Gaetano Roseo, che ha chiesto di rimanere sull’isola oltre il periodo usuale. A settembre saranno due anni. Il comandante vuole restare perché questo è l’unico modo per aiutare quest’isola”.
“Caro vita, serve legge speciale”
Il primo cittadino si è poi espresso sul caro vita: “Abbiamo il caro carburanti, il caro generi alimentari e l’emarginazione geografica fa sì che non abbiamo un segretario comunale, né insegnanti, né vigili del fuoco. Chi deve venire a lavorare qui lo fa per missione perché lo stipendio finisce solo pagando l’affitto e le spese di viaggio per rientrare ogni tanto a casa. Serve una legge speciale per fare in modo che i vigili del fuoco lampedusani, ad esempio, che lavorano in altri comandi d’Italia possano rientrare facilmente a casa, tamponando la carenza di personale”.
“Una legge speciale che tenga conto che una bombola del gas qua costa 50 euro, la benzina 2,40 euro e 2,50 euro un chilo di mele. Una legge speciale – ha sottolineato Mannino – che garantisca il diritto alla salute perché chi, fra i lampedusani, deve sottoporsi a chemioterapia deve scegliere se fare la spesa e pagare le bollette o sottoporsi alle cure”.
Il riferimento del sindaco è, fra gli altri, ad un’anziana che ogni 15 giorni deve andare a Palermo per controlli o chemioterapia e ogni trasferta le costa almeno 200 euro.