MILANO – Il pranzo con i colleghi, il malore, le cure mediche che, hanno fatto passare il malore tornato qualche giorno dopo e, infine, il decesso. Servirà l’autopsia per chiarire le cause del decesso del 50enne Davide Teruzzi, conducente di tram Atm di Milano.
Cosa è accaduto
Teruzzi domenica 4 maggio è andato a pranzo con alcuni colleghi in un ristorante di via Fabio Filzi, vicino alla stazione Centrale a Milano, che ha una convenzione con Atm. Il 50enne prende una frittura di calamari, gli altri un risotto. Dopo il pranzo almeno cinque di loro si sentono male e vengono curati al pronto soccorso. Tutti poi vengono dimessi. Tra loro anche Teruzzi, che torna a casa con un certificato di malattia.
Il giorno dopo, lunedì 5, avverte un nuovo malessere e resiste fino a mercoledì, quando è tornato all’ospedale San Raffaele di Milano, dove viene ricoverato in terapia intensiva e intubato. Le sue condizioni appaiono subito gravi, visto lo choc cardiogeno che lo ha colpito. L’uomo muore la sera di domenica 11 maggio.
L’Ats di Milano verificherà il rispetto delle norme igienico-sanitarie da parte del ristorante: al momento non sarebbero emerse irregolarità. Atm ha deciso di sospendere in via precauzionale la convenzione con il locale. Sul corpo della vittima è stata disposta l’autopsia per accertare le cause del decesso.