PALERMO – “Cosa mi attendo dal secondo mandato? Che si normalizzi tutta la situazione legata alla pandemia e che si possa tornare in presenza”. Questo il primo pensiero del professor Angelo Mineo, rieletto direttore del dipartimento SEAS dell’Università degli Studi di Palermo per il triennio 2021-2024.
Il bilancio del primo triennio, quello che si concluderà il 31 ottobre, può dividersi a metà: prima l’emozione e l’entusiasmo del nuovo incarico, poi il difficile compito di riorganizzare tutta la struttura per via delle misure restrittive imposte dalla situazione di emergenza sanitaria. “Il lockdown ha coinciso con l’inizio di un semestre di lezioni e nel giro di una settimana abbiamo dovuto reinventare tutto: dalle lezioni, fino agli esami e le lauree. E’ stato uno sforzo incredibile, ma alla fine è andato molto bene”:
Idee chiare
Ieri è stato il primo giorno con gli studenti che sono rientrati in presenza: “Finalmente occupano le aule, vederle vuote non è stata una bella sensazione. Adesso anche se non c’è la solita affluenza che eravamo abituati a vedere è un passo in avanti. Si tenta di tornare alla vita normale.”
Progetti e obiettivi
Il prossimo triennio, nelle previsioni, dovrebbe essere quello di un rilancio: non solo dell’università ma anche in generale: “Il mio impegno voglio dedicarlo a tutte quelle attività che siamo stati costretti, ahimè, a stoppare. Con l’obiettivo di completare il tutto”.
I numeri
Ordinario di statistica, Mineo, ha snocciolato alcuni numeri interessanti del dipartimento che dirige: “Le immatricolazioni che registriamo sono abbastanza alte ogni anno, soprattutto per quanto riguarda le lauree triennali. I numeri avuti – in termini di immatricolazioni – lo scorso anno si avvicinavano a mille. Con soprattutto i corsi di Economia e Finanza ed Economia e Amministrazione Aziendale che hanno registrato numeri notevoli. Questi due corsi di laurea sono tra i più richiesti all’interno dell’offerta formativa di tutto l’ateneo”. Da una parte la strepitosa affluenza ai corsi triennali, dall’altra – seppur ottima ma inferiore – l’adesione ai percorsi di studi magistrali: “Abbiamo buoni numeri, ma ovviamente non ricalcano gli stessi numeri delle triennali. Anche noi subiamo il fenomeno che molti dei nostri laureati triennali poi proseguono gli studi lontano dalla Sicilia”.
Internazionalizzazione
“Per cercare di attutire quella che possiamo definire una sorta di dispersione, visto che le lauree magistrali non sono richieste come le triennali, noi cerchiamo di compensare questa situazione attraverso dei percorsi dedicati all’internazionalizzazione accogliendo diversi studenti stranieri – ha sottolineato Mineo -. Nei corsi di laurea in Scienze economiche e finanziarie e Scienze economico-aziendali abbiamo due percorsi completamente in inglese che sono molto gettonati. Poi c’è anche un corso in turismo in collaborazione con l’Università Internazionale della Florida che quest’anno ha avuto un boom di pre-iscrizioni di studenti stranieri, la maggior parte da India e Pakistan, a tal punto da dover operare una stringente selezione”.
Le iniziative collaterali
Tra le iniziative più interessanti organizzate da soggetti esterni in collaborazione col dipartimento c’è sicuramente quella col Palermo Innovation Lab, incubatore di idee del Palermo FC. Un master breve che si pone l’obiettivo di formare i nuovi manager sportivi di domani: “In generale queste collaborazioni le reputiamo importanti perché possono sviluppare figure appetibili per il mondo del lavoro. Il fatto che al nostro fianco ci sia la società rosanero, con il presidente Dario Mirri in persona, ha permesso di sviluppare un master breve molto interessante. Già dalla prima edizione il Palermo ha infatti accolto per dei tirocini alcuni nostri studenti e dai feedback che ci arrivano per i ragazzi è stata un’esperienza formativa molto interessante e importante”.