Minori a rischio, Catania, tutti i risultati delle equipe multidisciplinari

Minori a rischio, Catania, tutti i risultati delle equipe multidisciplinari

I dati sono stati presentati al Museo diocesano
IL CONVEGNO
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CATANIA – In pochi mesi, l’equipe multidisciplinare integrata per la tutela dei minori ha svolto 433 colloqui psicologico-clinici, 98 dei quali con minorenni. E ancora, 382 colloqui sociali, 260 visite di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, 185 relazioni e somministrato 714 test. Sono alcuni dei numeri presentati al Museo diocesano.

La presentazione in un convegno sul tema “Le Equipe multidisciplinari integrate (EMI). Stato dell’arte del modello organizzativo e prospettive programmatiche”. L’evento è stato organizzato dall’Asp in collaborazione con il Tribunale per i Minorenni.

Il convegno

Un convegno che ha riunito esperti del settore, rappresentanti delle Istituzioni, della Magistratura, delle Forze dell’ordine, del Terzo settore e membri della comunità. Il tutto per discutere di prevenzione, cura e tutela dei minori e per confrontarsi, a distanza di due anni dall’istituzione delle Equipe multidisciplinari integrate, sugli esiti delle sinergie che sono state attivate fra le Istituzioni presenti sul territorio e sull’implementazione della Procedura per la valutazione e la presa in carico del minore segnalato dall’Autorità Giudiziaria.

I lavori sono stati aperti con i saluti istituzionali di Enrico Trantino, sindaco di Catania; Maria Carmela Librizzi, prefetto di Catania; Filippo Pennisi, presidente della Corte d’Appello di Catania; Maria Letizia Di Liberti, dirigente generale del Dipartimento Famiglia e Politiche Sociali dell’Assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali; Agata Pappalardo, responsabile dell’Ufficio Scuola della Diocesi di Catania, in rappresentanza dell’arcivescovo di Catania, Luigi Renna.

L’impatto del modello organizzativo

Presenti il procuratore della Repubblica di Catania, Francesco Curcio, e il procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, Patrizia Imperato, che hanno rivolto il loro saluto all’assemblea.

«Questo incontro ci ha offerto la possibilità di condividere l’impatto che il modello organizzativo, istitutivo delle Equipe multidisciplinare integrate, ha determinato nei sistemi di cura dell’area salute e giustizia”, ha detto il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio.

Il potenziamento delle Emi

“Sono stati due anni intensi di lavoro – ha aggiunto -. È stata sviluppata l’idea, sono state apportate le modifiche necessarie, è stato aumentato il numero del personale, è stato riorganizzato anche l’assetto interno dei servizi e oggi possiamo presentare i risultati di questo lavoro, anche in termini numerici molto importanti, e l’efficacia delle forti sinergie istituzionali attivate. Le EMI saranno potenziate e, soprattutto, saranno strutturate all’interno dell’organizzazione aziendale».

L’incontro ha visto la presenza di illustri relatori e una numerosa e qualificata partecipazione. «È stata una giornata importante – ha detto il presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania, Roberto Di Bella -. Sono stati illustrati i risultati relativi alla Procedura e sono molto contento per gli obiettivi raggiunti. L’Asp di Catania ha fatto un investimento straordinario”.

Il disegno di legge

E ancora: “Sono state istituite 6 Equipe che lavorano esclusivamente su mandato dell’Autorità Giudiziaria della Città Metropolitana. Il modello rappresenta un esempio unico a livello nazionale. Abbiamo già raggiunto risultati straordinari, ma credo che con la dovuta formazione congiunta e con il potenziamento del personale possiamo ancora migliorare l’efficacia dell’azione delle EMI”.

“Questo progetto innovativo – ha concluso il presidente –  diventato oggetto di un Disegno di legge regionale “Liberi di scegliere”, che ha già superato il vaglio di due Commissioni dell’Assemblea regionale Siciliana, Affari Sociali e Salute, e che adesso è al Bilancio per la copertura finanziaria. Penso che il 2025 possa essere l’anno decisivo per l’approvazione della Legge regionale e così daremo anche una solida copertura normativa a questo progetto virtuoso”.


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