Misilmeri, operaio morto folgorato: paese in lacrime e indagini - Live Sicilia

Misilmeri, operaio morto folgorato: paese in lacrime e indagini

Si indaga per accertare cosa è successo nel cantiere a Termini Imerese in cui stava lavorando Francesco Corso

Misilmeri è in lacrime per la morte di Francesco Corso, l’operaio di 57 anni che martedì ha perso la vita in un tragico incidente sul lavoro a Termini Imerse, nel Palermitano, dove è in costruzione una villetta. Nel frattempo i carabinieri hanno avviato le indagini per far luce sulla vicenda: i militari hanno effettuato sopralluoghi e rilievi sul luogo in cui l’uomo è morto folgorato e nelle prossime ore si attende l’esito dell’autopsia da cui potrebbero emrgere importanti elementi per ricostruire quanto accaduto nel cantiere. In base ad una prima ricostruzione, Corso stava utilizzando la pompa necessaria al gettito del cemento quando è rimasto folgorato. Con lui stavano lavorando due colleghi della ditta di calcestruzzo che ha sede a Bolognetta: nelle scorse ore sono stati ascoltati dagli investigatori.

Il sindaco di Misilmeri: “Episodio che fa rabbia”

La nostra amministrazione si stringe al fianco delle famiglie Scafidi e Corso per la scomparsa dell’amico Francesco – dice il sindaco di Misilmeri, dove l’operaio viveva con la moglie e i figli, Rosario Rizzolo -. Affettuoso padre di famiglia e grande lavoratore, fa rabbia pensare che ha lasciato questa terra proprio nello svolgimento del proprio dovere di lavoratore per pensare al sostentamento della propria famiglia. Alla moglie Mariella e ai suoi figli le nostre più sentite condoglianze”.

Cgil Palermo: “Tragedia che si aggiunge a lungo elenco”

Dopo la notizia, forte il messaggio dei sindacati. “Chiediamo l’intervento anche delle autorità locali per controllare la regolarità dei cantieri privati. Altrimenti è una giungla – dice la Cgil Palermo -. La preoccupazione era già alta, con il bollettino drammatico di fine 2021. Auspicavamo che il nuovo anno iniziasse con un piede diverso. Ma alla data del 18 gennaio registriamo già la prima vittima sul lavoro, precisano segretario generale della Fillea Cgil Palermo, Piero Ceraulo e il responsabile della Camera del Lavoro di Misilmeri, Marcello Fascello. “Fillea e la Camera del Lavoro di Misilmeri esprimono solidarietà alla famiglia del lavoratore – aggiungono -. Era un operaio di provata esperienza nel settore edile, che negli anni ha operato con diverse realtà, come si evince dai tabulati anagrafici della Cassa edile – aggiunge Ceraulo – Negli ultimi anni non risulta applicato nei suoi confronti il contratto dell’edilizia. Evidentemente, era inquadrato con un’altra tipogia contrattuale, quale lapideo o trasporti e logistica, contratti meno vincolanti rispetto al contratto dell’edilizia. Senza il contratto dell’edilizia, la ditta non è più obbligata a versamenti e accantonamenti per il rilascio del Durc”.

“Continueremo a vigilare”

“Come sindacato, continuiamo a esercitare la nostra azione di vigilanza e di denuncia e a chiedere di intensificare le ispezioni, che procedono a rilento a causa del numero basso di ispettori – aggiunge il segretario Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo – Il rischio, in questi mesi di campagna elettorale, è di lasciare il territorio scoperto sul piano dei controlli. In Prefettura è stato costituito il tavolo su ‘sicurezza e legalità’, che oggi rappresenta l’unico punto di riferimento efficace per denunciare le scarse condizioni di sicurezza nei cantieri e avere risposte”. La Fillea lancia l’appello ai sindaci e alle amministrazioni della provincia, per tenere accesi i riflettori sull’edilizia privata. “Col boom di cantieri privati in corso, le lacune sul tema della sicurezza sono ancora più evidenti – aggiunge Ceraulo – Quando i comuni rilasciano le attestazioni edilizie, dovrebbero monitorare e verificare successivamente l’avvio dei cantieri e determinare dei report sul rispetto della sicurezza. I comuni potrebbero verificare, attraverso le polizie municipali, che tutto proceda secondo le norme. Già da un primo screening è possibile individuare i cantieri a rischio. Invece, così, nella giungla più totale, sfugge qualsiasi anomalia. Nel settore edile, la morte per folgorazione è purtroppo frequente. Durante la conduzione dei mezzi per il movimento terra, i macchinari possono toccare per sbaglio con il braccio della pompa o della gru il filo dell’alta tensione. Nell’organizzazione di un cantiere per questa è prevista la figura di preposto che controlla le manovre”. Tutti gli accertamenti sono tuttora in corso, soprattutto sul fronte degli standard di sicurezza: bisognerà verificare se sono stati rispettati.

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