Aurelio Misiti, dopo aver premesso che non commenterà quelle che definisce “parole poco garbate del presidente Lombardo” alla lettera con la quale ha comunicato le ragioni del suo distacco dall’Mpa, ha diffuso il testo della missiva inviata al governatore siciliano. In un passaggio, Misiti scrive che “al presidente del consiglio hai recentemente assicurato – senza alcun confronto preventivo interno – che ‘non sarebbe mancato il sostegno al governo dei cinque deputati Mpa’, anche se non potevi sottoscrivere al momento un ritorno nella maggioranza a causa della situazione siciliana. Ciò avveniva nello stesso giorno in cui eri impegnato con Fini, Casini e Rutelli negli incontri che hanno determinato la nascita del terzo polo”. “Questa linea ambivalente – aggiunge – mi convince sempre di più che la tua azione politica in questo momento è finalizzata esclusivamente a salvaguardare la tenuta del governo siciliano, cosa certamente non di poco conto, perdendo però il senso della ‘mission’ del partito, che dovrebbe invece operare a favore dell’intero Mezzogiorno d’Italia. Tutto questo mi induce a uscire dal gruppo e dal movimento”. “Ho aderito al gruppo Mpa della Camera – si legge ancora – sulla base delle tue proposte relative all’organizzazione politica del partito nei territori, fondata su partiti regionali totalmente autonomi che tra loro avrebbero poi costituito il coordinamento nazionale. Intanto tu, con i poteri statutari, avresti nominato i commissari regionali con pieni poteri organizzativi e politici. Tutto questo è stato cancellato, dal Comitato federale di dicembre, con l’approvazione di un documento da te proposto, senza alcuna consultazione preventiva, tutto incentrato sulle problematiche del partito siciliano come se il resto non esistesse”.
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