Monreale verso il rimpasto | Il Pd indica una terna di nomi - Live Sicilia

Monreale verso il rimpasto | Il Pd indica una terna di nomi

Il sindaco di Monreale Piero Capizzi

Il partito designa Nadia Battaglia, Filippo Madonia e Antonio Li Causi. La parola al sindaco Capizzi

Provincia di Palermo
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MONREALE – La giunta di Monreale verso il rimpasto dopo le dimissioni di Toti Zuccaro che tenterà l’elezione all’Ars. Il gruppo consiliare del Pd, però, non si riconosce più negli altri due assessori che dovrebbero rappresentarlo, Nadia Olga Granà e Giuseppe Magnolia, i quali hanno declinato l’invito a dimettersi. Il commissario cittadino Antonio Rubino, da tempo il partito a Monreale è privo di dirigenti, oggi ha presentato la terna del Pd, Nadia Battaglia, Filippo Madonia e Antonio Li Causi, buttando la palla nel campo del sindaco Piero Capizzi, invitandolo al ritiro delle deleghe.

“Io tenterò – ha spiegato Rubino – un’ulteriore mediazione, la cui riuscita mi sembra difficile, per ottenere le dimissioni; nel caso contrario dovrà essere il sindaco a trarne le conseguenze. L’ultima giunta non nasce da indicazioni del Pd, il sindaco ha scelto parametri suoi per costituirla, il partito non può risolvere un problema che non ha creato lui, ma il primo cittadino. D’altro canto abbiamo il dovere di collaborare per il bene di questa città. Io ho temporeggiato fino ad oggi, per volontà di essere “super partes”, ma se il rischio è di trascinare il partito nel pantano, non lo sarò più. Sono stato anche criticato dal gruppo locale, per i miei tentativi di mediazione, ma intanto abbiamo ottenuto il risultato di votare compatti per il bilancio. Non posso giudicare il lavoro di un assessore, ma dell’intera giunta che qualcosa in più potrebbe fare. Chi strilla e urla vale sempre per uno, non più degli altri, strepitare, anche a mezzo social, non cambia il fatto che esprima sempre un voto”.

Il problema è che per il momento ogni attività di giunta è paralizzata e la situazione deve essere risolta al più presto, come ammesso dallo stesso Rubino che ha ribadito più volte la necessità di mettere già oggi un punto alla vicenda. Risolto l’impasse, entro un mese si dovrebbe convocare il congresso del Pd, per eleggere gli organi dirigenziali cittadini.

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