Trattativa, Saguto e Montante | I processi che segneranno il 2019 - Live Sicilia

Trattativa, Saguto e Montante | I processi che segneranno il 2019

A Palermo e Caltanissetta si attende l'esito dei dibattimento che hanno scosso la Sicilia.

PALERMO – Dalla trattativa Stato-mafia al sistema Saguto, passando per la rete di spionaggio di Antonello Montante: il 2019 sarà un anno importante sul fronte giudiziario. Si concluderanno alcuni delicati processi, mentre altri entreranno nel vivo.

Potrebbe arrivare a sentenza l’appello sul patto che i boss avrebbero siglato con rappresentanti dello Stato attraverso la mediazione di alti ufficiali dei carabinieri. In primo grado le condanne sono state pesantissime. La durata del processo di Palermo dipenderà dalle eventuali richieste di riapertura dell’istruttoria dibattimentale. Potrebbe essere necessario scandagliare alcune vicende. Su tutte quella che coinvolge Silvio Berlusconi. Secondo la ricostruzione della Procura, che ha retto al vaglio della Corte d’assise, l’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri, referente di Cosa nostra, subentrò ai carabinieri nella gestione della trattativa. Dell’Utri è stato condannato perché a partire dal 1993 avrebbe esercitato pressioni e minacce su Silvio Berlusconi- il cui nome è stato indicato nel dispositivo della Corte d’Assise – che un anno dopo sarebbe divenuto premier. Se sarà necessario sentire nuove persone, a cominciare proprio da Berlusconi, il processo potrebbe protrarsi oltre il 2019.

Entrerà nel vivo a Caltanissetta anche il dibattimento che vede imputata, tra gli altri, Silvana Saguto. Forse si concluderà, di certo l’ex presidente delle Misure di prevenzione, che ha finora rilasciato dichiarazioni spontanee, non si sottrarrà all’esame in aula per rispondere all’accusa di avere piegato alle sue esigenze un’intera sezione del Tribunale palermitano.

Di sicuro andrà a sentenza, sempre a Caltanissetta, visto che si sta celebrando in abbreviato, il processo all’ex leader di Confindustria, Antonello Montante. C’è di tutto nel fascicolo: corruzioni, favori, attività di spionaggio, raccomandazioni per fare carriera, ricerca di microspie. Tutti reati cosiddetti fine, cioè commessi al fine di eseguire il delitto di associazione a delinquere che, però, è stato annullato con rinvio dalla Cassazione. Senza l’associazione si potrebbe verificare uno spacchettamento delle singole ipotesi di reato commesse in giro per l’Italia; da Caltanissetta a Roma, da Milano a Palermo. Anche questa sarà materia del 2019.

 


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