È corsa fra i deputati di Montecitorio alla ricerca di Ciproxin, il noto farmaco anti-meningite. Alla Camera è scattato il panico per il possibile contagio, dopo che la malattia è stata diagnosticata a uno degli studenti che hanno preso parte alle commemorazioni della Shoah, durante lo scorso fine settimana.
Al convegno erano presenti circa duecento persone, fra cui lo stesso presidente dell’aula Roberto Fico e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti.
Dall’Asl 1 di Roma è arrivato l’invito a parlamentari, commessi e giornalisti presenti a fare profilassi, ma la notizia avrebbe messo in agitazione anche i deputati assenti, impauriti per un “contatto di contatto”. Un’ipotesi, quest’ultima, esclusa dal medico di Montecitorio Paolo Emilio Santoro: “Non vi è alcun rischio per gli eventuali contatti dei contatti, e pertanto, non è richiesto, nemmeno in via precauzionale, alcun intervento”. Insomma, la paura è tanta e l’infermeria del palazzo è diventata un porto di mare. “I no vax sono spariti di colpo, – scrive ironicamente Il Messaggero – ora hanno tutti piena fiducia nella medicina”.
Sul caso è intervenuto anche il ministro della Salute Giulia Grillo, che ha ribadito “l’importanza di un vaccino, utile ma non obbligatorio, per combattere la diffusione di una patologia particolarmente contagiosa”.