PALERMO – Il volto della felicità, un ragazzo che ha trasformato i fischi in applausi e ha realizzato il suo primo gol in serie A. Michel Morganella è il ritratto della gioia in casa Palermo dopo il roboante 5-0 inflitto al Cagliari e lo stesso esterno svizzero, dalla sala stampa del “Renzo Barbera”, non nasconde la propria soddisfazione: “Fa piacere iniziare così l’anno. Abbiamo lavorato per vincere e ci siamo riusciti. Sono felice anche per il gol. Sappiamo di avere un bel gruppo, è vero che non siamo partiti forte ma abbiamo ritrovato il nostro gioco. Le cose stanno andando bene”.
Guai però a cambiare gli obiettivi. Il Palermo pensa ancora alla salvezza, nonostante una classifica da vertigini. Morganella non transige e non vuole parlare di lotta per l’Europa. Almeno, non adesso: “Prima si parla della salvezza, poi parleremo d’altro. Abbiamo ottenuto venticinque punti importanti ma ci prepariamo partita dopo partita per continuare a fare bene”. E sul suo rapporto diventato finalmente idilliaco con la tifoseria, Morganella ammette: “I fischi? Bisogna chiedere agli altri, non a me. Sto bene, lavoro tanto e tutto sta andando bene”.
La gioia più grande, indubbiamente, è quella per il primo gol in serie A. Il terzino elvetico però “sminuisce” il suo entusiasmo: “Non ci penso tanto al gol, vado in campo per vincere. Se segno è meglio, ma l’importante sono i tre punti”. E sulla maglietta mostrata nell’esultanza, Morganella svela un retroscena: “È un regalo di mia moglie, c’è una foto dove bacio la sua pancia. La barba non si tocca, vedremo come festeggiare questa rete”. Un pensiero, infine, alla crescita della squadra: “Il mister ci ha fatto ricordare gli errori di Bergamo e non dovevamo ripeterli. Ci ha detto di stare anche attenti con i falli”.
