Morto il notaio Cottone - Live Sicilia

Morto il notaio Cottone

Il professionista palermitano, uno dei più in vista dell'Isola, è scomparso prematuramente. Domani i funerali.

PALERMO- Palermo perde uno dei suoi figli più illustri. Vincenzo Cottone, uno dei più famosi notai siciliani, è scomparso prematuramente all’età di 59 anni lasciando la moglie Antonella e le due figlie Maria Cristina e Francesca, rispettivamente di dieci e nove anni. Vincenzo Cottone si era raccontato ad ‘I love Sicilia’ nel 2008 e proprio in quell’occasione uno dei professionisti più in vista del panorama regionale aveva svelato la propria natura di padre orgoglioso e marito modello. Cottone era un predestinato – è il caso di dirlo – ed infatti, dopo la laurea in giurisprudenza e i due anni di praticantato previsti per legge, non ci aveva pensato su due volte: “Farò il notaio”, aveva detto a sé stesso.

E così fu, seguendo le orme della madre, Concetta Di Giorgio, che nel 1952 era diventata la seconda donna notaio dell’isola, affacciandosi in un mondo che a quell’epoca era assolutamente off limits per le donne. Il padre invece, Francesco Cottone, aveva preferito la carriera nella magistratura pur avendo vinto il concorso notarile. Forte di due illustri esempi in famiglia, Vincenzo Cottone era diventato notaio “affrontando la scalata professionale di anno in anno – come lui stesso aveva detto ad I love Sicilia – grazie al supporto di Antonella, che ha sempre accettato con serenità le serate trascorse in studio a lavorare”.

Vincenzo Cottone era anche un padre affettuoso e sinceramente orgoglioso delle piccole Maria Cristina e Francesca delle quali conservava sempre i disegni e che per lui rappresentavano una gioia immensa anche se, come lo stesso Cottone aveva affermato: “Abbiamo aspettato un po’ a diventare genitori”. Con una famiglia stupenda, 27 anni di duro lavoro sulle spalle ed una posizione lavorativa ormai giunta al vertice, il professionista, raccontandosi, aveva detto: “Sto attraversando un momento magico per la vita di un uomo. Quando si è consapevoli di aver raggiunto il massimo della professionalità e della maturità”.

Ma Vincenzo Cottone era anche un uomo che non aveva mai messo da parte i propri sogni e le proprie passioni: “Se non fossi diventato notaio avrei fatto l’architetto, così come mia moglie. Non a caso Antonella dice sempre che il vero architetto in famiglia sono io. Tra le mie passioni – aveva aggiunto – ci sono anche il nuoto, la musica ed il ballo. Adoro le canzoni anni ’60,’70 e ‘80” e per un periodo infatti aveva anche suonato il sax. I funerali si terranno domattina alle 10 nella chiesa di SS. Maria Assunta a Valdesi dove amici e parenti daranno lui l’ultimo saluto.


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