Municipio ostaggio della Gesip| e del regolamento Tarsu - Live Sicilia

Municipio ostaggio della Gesip| e del regolamento Tarsu

Era l’alba di questa mattina quando a Palazzo delle Aquile è stato chiuso il portone. Ma assieme ai consiglieri comunali palermitani non è uscito il nuovo regolamento Tarsu. Se ne riparlerà la prossima settimana. Anche per quanto riguarda la questione della Gesip, i cui operai hanno passato la notte in piazza Pretoria, potrebbe essere selezionata la modalità di stand-by: oggi scade il contratto di servizio, e sembra proprio che si ricorrerà ad una proroga per la stipula del nuovo documento, visto che non si è fatti in tempo ad approvare l’emendamento voluto dalla maggioranza, per trovare attraverso un aumento della tassa sui rifiuti gli otto milioni di euro ritenuti necessari per il salvataggio della società.

Tutti i consiglieri, ieri sera, fin da quando si sono seduti ai loro banchi sapevano che avrebbero passato la notte intera in aula; quello che non ci si immaginava era che alla fine non si sarebbe preso in esame nessuno dei più di mille emendamenti presentati al regolamento. Lo scenario è cambiato quando il pidiellino Giuseppe Milazzo ha presentato una mozione d’ordine che chiedeva di passare subito al voto degli emendamenti, senza interventi e dichiarazioni di voto, “per quelli non aventi carattere sostanziale – si legge nel testo -, perché destinati a modifiche meramente grammaticali”. In pratica, un modo per contrastare l’ostruzionismo dell’opposizione.

Da lì in poi, di sospensione in sospensione, si è discusso esclusivamente della validità della mozione appoggiata dal Pdl ufficiale e dall’Udc, con l’opposizione che si appellava al “diritto di parola”. Fatto sta che non si è arrivati alla votazione dell’atto, e che da lì si ripartirà la settimana prossima.

“Avevamo i numeri per l’approvazione della mozione e andare avanti con i lavori, ma abbiamo fatto prevalere il buonsenso – dice Giulio Tantillo, capogruppo del Pdl in Consiglio – Ora ci auguriamo che arrivi un’apertura da parte del Pd, mettendo da parte l’ostruzionismo”. Di tutt’altro avviso è il democratico Davide Faraone: “Abbiamo messo a segno un primo successo, impedendo per ora l’aumento della Tarsu, e io personalmente continuerò a fare di tutto per impedire quella che giudico un’ingiustizia”.

Per quanto riguarda il capitolo Gesip, Tantillo è chiaro: “Noi non ritiriamo l’emendamento al regolamento Tarsu, che consente di trovare gli otto milioni per mettere in salvo l’azienda. Nel frattempo chiediamo alla giunta comunale di prorogare la stipulazione del nuovo contratto di servizio per almeno una settimana”. D’accordo con il rinvio è il capogruppo consiliare Idv Fabrizio Ferrandelli, che però individua un’altra strada per il futuro dell’azienda di manutenzioni partecipata dal Comune: “L’amministrazione può prelevare alcune somme in bilancio per pagare gli stipendi agli operai Gesip, anche per i prossimi due mesi. Ma non ci può essere nessuna connessione tra questa vicenda e l’aumento della Tarsu. Per salvare quella società la strada da percorrere è solo l’internalizzazione”.


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