Mercato basato su Muñoz-Dybala | Palermo, è dura sfoltire l'attacco - Live Sicilia

Mercato basato su Muñoz-Dybala | Palermo, è dura sfoltire l’attacco

A due settimane dalla riapertura delle trattative non ci sono grossi movimenti da prevedere in casa rosanero. I due argentini continuano a essere i giocatori più richiesti tra quelli a disposizione di Iachini, in avanti Makienok e Joao Silva sembrano "condannati" a restare.

calcio - serie a
di
3 min di lettura

PALERMO – A due settimane dall’apertura della finestra invernale del mercato, il Palermo non sembra in procinto di definire particolari operazioni, sia in entrata che in uscita. A tenere banco sono ancora i rinnovi di contratto, con giocatori ormai pronti a firmare il nuovo accordo e altri ancora da convincere. Su tutti, è il futuro di Ezequiel Muñoz a far preoccupare di più la dirigenza rosanero: Maurizio Zamparini ha lanciato un ultimatum per la firma del contratto e al momento non sembrano arrivare segnali positivi. Intanto, Milan e Lazio hanno fiutato un possibile affare al ribasso (o a costo zero per gennaio) e stanno sondando il terreno. Per quanto riguarda i movimenti, invece, i rosa devono fare i conti con una serie di difficoltà burocratiche legate a giocatori che non trovano spazio nelle rotazioni di Beppe Iachini e che dunque spingerebbero per lasciare Palermo per avere un maggiore minutaggio.

È il caso di Simon Makienok, che Iachini ha tenuto fuori anche dalla lista dei convocati prima che un infortunio lo mettesse fuori gioco. L’attaccante danese, dopo pochi spezzoni di partita giocati nella prima parte di campionato, sarebbe pronto a fare nuovamente le valigie. L’unico problema riguarda la possibile destinazione: per regolamento, infatti, Makienok può tornare a giocare soltanto al Brøndby, avendo già disputato per loro una partita ufficiale nella stagione 2014/15 e non potendo giocare per più di due squadre in una singola stagione. Il Palermo prova a convincere il club danese ma al momento non ci sono sviluppi. L’unica speranza per Makienok resta quella di un ritorno in patria, così come per Joao Silva l’unica soluzione sarebbe quella di un ritorno al Bari, dove ha giocato in Coppa Italia in questa stagione. Una situazione difficile.

Un’alternativa, sebbene del tutto improbabile, è quella di una cessione in un campionato che inizierà a partire da gennaio, bypassando dunque il cavillo delle due squadre in una singola stagione. I campionati in questione, tra quelli più verosimilmente considerabili, sono in Svezia e Norvegia. Stesso status anche per Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania ed Estonia, mete da escludere categoricamente nel caso di Makienok e soprattutto di Joao Silva. Eppure, se il Palermo vuole muoversi in entrata sul reparto offensivo, l’unica speranza è quella di cedere almeno uno dei due attaccanti in esubero. Non sarà assolutamente facile e le possibilità che il Palermo riesca a farcela sono bassissime, ma intanto la dirigenza rosanero si muove per farsi trovare pronta qualora dovesse riuscire a liberare un posto. Ai soliti nomi tenuti in caldo da giugno (Pavoletti del Sassuolo su tutti, ambito anche dal Leeds nonostante le titubanze del centravanti) si aggiungono alcune scommesse estere. Un nome tenuto sotto osservazione dal club di viale del Fante è quello del portoghese Orlando Sa, dieci reti in diciotto partite disputate in stagione con la maglia del Legia Varsavia: stipendio accessibile (300 mila euro annui in Polonia) e costo del cartellino non certo elevato giocano a suo favore, ma al momento si tratta soltanto di un interessamento poco concreto.

Sul fronte uscite si è fatto un gran parlare anche di Paulo Dybala. Una delle ultime voci rimbalzate dalla stampa straniera riguarda un interessamento del Borussia Dortmund, attualmente in zona retrocessione nella Bundesliga. L’indiscrezione della Bild (offerta da dieci milioni cash) appare però del tutto inverosimile: tralasciando i dodici milioni complessivi investiti dal Palermo per portare l’argentino in rosa dall’Instituto de Cordoba, il bilancio stesso dà a Dybala un “peso” di 8,8 milioni di euro come valore. A dir poco impossibile che il Palermo possa anche solo pensare di realizzare una plusvalenza talmente bassa con la sua cessione, che questa sia a gennaio o a giugno.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI