CATANIA – Quattro medici del Garibaldi erano stati imputati per omicidio colposo e in primo grado era arrivata una sentenza di condanna con pene che oscillavano tra i due mesi fino ai due anni di reclusione. La Corte d’Appello ha ribaltato il verdetto e ha assolto tutti e quattro gli imputati con la formula perchè “il fatto non sussiste”.
Il primario dell’equipe del reparto di chirurgia vascolare dell’ospedale “Garibaldi” vecchio di Catania e tre dei suoi colleghi erano finiti nel registro degli indagati cinque anni fa dopo il decesso di decesso di un paziente, che a seguito di una grave forma di ischemia agli arti inferiori era stato ricoverato e sottoposto ad intervento chirurgico da parte dei sanitari. Per l’accusa a concorrere alla morte era stata la condotta tenuta dai medici. La seconda sezione penale della Corte d’Appello presieduta da Antonino Fallone ha dunque accolto i motivi di appello della difesa, rappresentata dagli avvocati Alfio Pennisi e Maria Teresa Palumbo, ed ha assolto il primario e i tre medici.
Nel corso del processo una perizia collegiale, che era stata richiesta dalla difesa, ha escluso la sussistenza di un nesso causale tra la condotta dei medici ed il decesso decesso del paziente, avvenuto dopo circa due mesi “dall’intervento per complicanze assolutamente non prevedibili – secondo i consulenti – nè prevenibili”.
I quattro medici “hanno accolto con sollievo il verdetto assolutorio – affermano gli avvocati Pennisi e Palumbo – che ha finalmente posto fine ad un calvario giudiziario protrattosi per oltre cinque anni”.