Musumeci, a 70 anni il "debutto" a Palermo del famoso cardiochirurgo - Live Sicilia

Musumeci, a 70 anni il “debutto” a Palermo del famoso cardiochirurgo

Dopo una lunga carriera in giro per il mondo, l'arrivo all'Ismett

PALERMO – Francesco Musumeci, il cardiochirurgo palermitano di fama mondiale, è tornato… a casa. Ha preso servizio all’Ismett di Palermo e dopo una lunga carriera in giro per il mondo ha deciso di “debuttare” a Palermo. A 70 anni. C’è un momento nella vita in cui – di solito – si tirano i remi in barca. O forse è solo tempo di cambiare. Francesco Musumeci ha deciso di cambiare. La sua prestigiosa carriera l’ha portato a dirigere le più importanti realtà della cardiochirurgia, prima nel Galles, poi a Roma, al San Camillo, passando dagli Usa e collaborando con nomi altisonanti come Magdi Yacub, il professore egiziano più accreditato nel pianeta.

La scommessa del ritorno a Palermo

Oggi, scoccata l’età del pensionamento, Musumeci avrebbe potuto scegliere di restare altri due anni al vertice dell’ospedale romano ma ha scelto altri orizzonti. La vita gli ha dato tanto, il successo e la fama. Ma c’è ancora l’entusiasmo di scommettere su progetti nuovi e stimolanti. “Io sono un creativo”, esordisce, facendo intendere che la routine è bandita dal suo vocabolario. Presenza rassicurante, il suo modo di porgersi umile, il suo diktat “I pazienti sono tutti uguali”, rendono l’idea.

“Mi metto al servizio della Sicilia”

Musumeci a 27 anni parte verso l’Inghilterra su spinta del suo capo, il primario Cataliotti, anche lui palermitano, con tanti obiettivi e traguardi da inseguire. Che sia questo anche il vero motivo del suo successo? Guardare sempre avanti e non fermarsi mai? Musumeci risponde cosi. “Ho accettato di buon grado di mettermi al servizio della nostra Sicilia. Per me questo è uno stimolo”. L’Ismett, l’istituto che concentra la sua attività sui trapianti di organi e sulle patologie cardiologiche, lo accoglie a braccia aperte. Qui il professore metterà a frutto la sua lunga esperienza. “Credo nel lavoro di equipe”.

Verso una rete per le patologie cardiologiche

Musumeci si impegnerà per creare sul territorio una rete per le patologie cardiologiche, si muoverà attraverso logiche di ampliamento della struttura che tra l’altro potrà contare in tempi brevi su un nuovo centro a Carini, collegato all’Istituto, con 240 posti letto. Cuore e testa sono un mix che spinge Musumeci a tessere rapporti di ogni ordine e grado. Componente della commissione ministeriale che si occupa della colpa professionale medica, il chirurgo vola da un meridiano all’altro anche per partecipare a convegni e simposi.

“Il mio impegno per l’Ismett”

Quale strada seguirà all’Ismett? Ha tante idee e obiettivi puntanti sulla integrazione professionale, sulla ricerca e sulla cura. Un punto fermo, la visione olistica del paziente, ogni cartella clinica deve essere uno studio a sé stante, per confezionare la terapia ad hoc, in base ad età e patologia degli assistiti. Con l’aiuto della telemedicina sarà possibile collegare tra loro le realtà cardiologiche siciliane e grazie ad uno scambio di esperienza e competenza si potranno dare risposte personalizzate anche per i casi più difficili. “Fino a quando avrò l’energia, la testa e le mani che funzioneranno sarò qui, impegnandomi a consolidare il prestigio dell’Ismett, centro già accreditato nell’ambito internazionale”.

La vita privata

Il cardiochirurgo ama la pasta con le sarde e non resiste ai cannoli e alla cassata di ricotta, le origini non tradiscono. Dice di amare Palermo e, seppure nella sua complessità, di trovarla cambiata in senso positivo, sotto il profilo culturale. Ha deciso insieme alla moglie di prendere casa a Palermo, salutando i suoi amici romani. “Qui abbiamo la nostra famiglia di origine”. Praticamente i Musumeci giocano in casa. I figli? Tre giovani, il più grande di 35 anni, che non hanno seguito le orme di papà, vivono a Dubai, Londra e Barcellona. Una famiglia affiatata. Il “prof” è già nonno di due pargoli e l’ultimo, appena nato, si chiama Francesco Musumeci junior.


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