Musumeci bis? Dopo le amministrative scatta l'ora x - Live Sicilia

Musumeci bis? Dopo le amministrative scatta l’ora x

Molto dipenderà dai risultati ottenuti dai partiti alle elezioni comunali di Palermo e Messina
GLI SCENARI
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PALERMO – Chiusa la partita delle amministrative per il centrodestra siciliano scatterà l’ora x e tutte le energie saranno convogliate nella sfida per le regionali. Il primo punto all’ordine del giorno (già da diversi mesi) è, neanche a dirlo, la decisione definitiva sulla ricandidatura di Nello Musumeci alla presidenza della Regione. 

I risultati delle amministrative

E gli scenari sono molteplici. Molto dipenderà dai risultati ottenuti dai partiti alle elezioni comunali di Palermo e Messina. Giorgia Meloni e la truppa di Fratelli d’Italia giocano le loro fiches sulle percentuali che totalizzerà lista a tre teste (FdI, Diventerà Bellissima e Attiva Sicilia). Da qui Meloni riaprirà l’affaire Musumeci bis. I bene informati dicono che la Giorgia nazionale sarà inamovibile e pronta a non arretrare davanti ai niet degli alleati. Una piccola trappola l’avrebbe già piazzata in Lombardia, qui Santanchè si è fatta portavoce del sì di Fratelli d’Italia al bis del leghista uscente Fontana ribadendo la regola non scritta della conferma dell’uscente (argomento più volte utilizzato anche in Sicilia).

Il fronte del no prepara la controffensiva

Basterà? Probabilmente no. Malpancisti salviniani e azzurri mettono le mani avanti in primis sul peso delle amministrative facendo notare che la lista di Fratelli d’Italia ingloba candidati di altri due compagini politiche e che a quel punto si dovrebbero sommare i voti ottenuti da Forza Italia e Prima l’Italia. Ma non solo. Matteo Salvini e Licia Ronzulli del bis di Musumeci non vogliono nemmeno sentirne parlare. Idem il coordinatore di Forza Italia Gianfranco Miccichè che non avrebbe preso bene le ultime dichiarazioni di Musumeci (“mezza Forza Italia, il 55%, ha smentito il coordinatore Gianfranco Micciché e ha detto di essere per la riproposizione del presidente della Regione uscente”).

La distanza tra il presidente e la classe dirigente siciliana dei partiti del centrodestra (compresa buona parte della galassia centrista stanca delle continue prove muscolari di Meloni e company) è ormai siderale e su questo tasto si batterà parecchio anche nelle sedi romane. Il punto debole del fronte ostile al bis rimane l’assenza di un nome da contrapporre a quello di Musumeci. In molti però scommettono sull’effetto sorpresa, un colpo di teatro post voto in grado di rimescolare le carte mettendo in difficoltà alleati e avversari: magari un moderato per tentare di spaccare il fronte progressista intento a fare le primarie (ma la presenza della Lega è un paletto invalicabile come specificato a più riprese da Enrico Letta) o un nome a cui Meloni non potrà dire di no. Vedremo. 


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