CATANIA. I pensionati dei Consorzi A.S.I., in liquidazione, della Sicilia ai quali I.R.S.A.P., dal novembre 2013, sulla scorta di un parere legale che non risulta recepito da alcun organo politico – amministrativo, ha sospeso l’erogazione dei trattamenti pensionistici determinando, in molti casi, drammatiche condizioni di sopravvivenza, dopo un comprensibile smarrimento hanno deciso di far sentire la loro voce e, per meglio difendere i loro diritti costituzionalmente tutelati, hanno costituito il Comitato Regionale dei “pensionati A.S.I. in liquidazione, della Sicilia”. Componenti del coordinamento regionale, nella fase di avvio del Comitato, sono stati nominati: Giuseppe Cutrona, coordinatore regionale, Ninfa Casisa e Mario Tricoli vice coordinatori.
Il Comitato ha già avviato una serie di iniziative mirate a sensibilizzare la deputazione siciliana, che non ha mai mancato di riconoscere la legittimità di tale trattamento pensionistico attribuito in forza della normativa regionale, chiedendoLe di intervenire con tempestività sull’I.R.S.A.P. affinchè disponga l’immediata ripresa delle erogazioni delle pensioni al personale avente titolo, sanando contemporaneamente un vulnus che mortifica lo stato di diritto e genera un danno sociale non indifferente. Un primo risultato è già arrivato con l’invito, da parte della III Commissione Attività Produttive, a partecipare alla seduta della Commissione convocata per il 12 marzo .p.v., a Palermo, nella quale il comitato è invitato a rappresentare le proprie ragioni. Il coordinamento regionale rende noto che il buon diritto dei pensionati ha già trovato conferma in due procedimenti del Giudice del lavoro di Gela al quale i colleghi del locale Consorzio A.S.I., si erano rivolti.
Il Giudice, infatti, ha accolto in toto il ricorso e condannato l’I.R.S.A.P. a pagare i ratei arretrati della pensione, da novembre 2013 ad oggi, ed a ricostituire il trattamento previdenziale per il futuro; il Giudice, inoltre, ha condannato l’Istituto al pagamento delle spese della lite.