"Bene la riforma dello Sport: ma restano tante criticità"

“Bene la riforma dello Sport: ma restano tante criticità”

L’ASI accende i riflettori sulle ultime novità che regolano il settore, nel primo di una serie di incontri.

CATANIA. È partito da Catania “l’ASI Top Tour” un ciclo di incontri pensato per gli operatori del settore sportivo, allo scopo di aggiornarli sulle novità normative e che prevede numerosi appuntamenti in diverse sedi italiane. Nella città etnea il convegno è stato organizzato dal comitato regionale ASI Sicilia che ha intitolato la giornata“ Riforma dello Sport: cosa cambia per l’inquadramento dei collaboratori sportivi”. 

Ad aprire i lavori il presidente provinciale ASI Catania, Angelo Musmeci e la presidente regionale ASI Maria Tocco. Poi l’intervento del presidente nazionale ASI, Claudio Barbaro, sottosegretario di Stato del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica che si è collegato da remoto, direttamente dalla sede nazionale romana, in quanto, a causa dell’allerta meteo non ha potuto raggiungere Catania. 

Sia la presidente Tocco che il presidente Musmeci hanno ribadito il ruolo fondamentale che l’ASI ha sul territorio, sia per informare gli associati sulle novità che si affacciano sul mondo sportivo dilettantistico che per raccogliere opinioni e idee da segnalare nelle sedi istituzionali, come ad esempio sta accadendo con la nuova Riforma dello sport, in vigore dal 1° gennaio di quest’anno. Con il loro intervento hanno dato l’assist al presidente nazionale Barbaro che ha sollevato molte perplessità su alcuni punti della riforma che trasforma le associazioni sportive dilettantistiche in strutture societarie, dove ad esempio, il ruolo del volontario, ruolo molto diffuso nel settore, ha difficoltà ad essere collocato. 

Il D.Lgs. n.36/2021, superando la distinzione tra settore professionistico e dilettantistico, dispone infatti che chi opera nello sport a titolo oneroso è considerato un lavoratore, da inquadrare, sia come subordinato o autonomo o occasionale. Tra l’altro, individua una disciplina fiscale e previdenziale differenziata a seconda del tipo di lavoro e del settore, stabilendo, in linea generale, che tutti i lavoratori subordinati, anche del settore dilettantistico, siano soggetti alla previdenza del settore professionistico, mentre i lavoratori autonomi, occasionali e Co.Co.Co. del settore dilettantistico debbano iscriversi all’INPS gestione separata, con applicazione di aliquote graduali e articolate in base alla posizione dei lavoratori. 

E qui è stato esaustivo il dibattito curato da Mario Rapisarda esperto di normative sportive che ha risposto a numerose domande dei presenti e illustrato i punti salienti della norma che, comunque, ha tanti punti positivi, basta pensare al fatto che accende i riflettori sul mondo sportivo volendo anche regolamentarlo come finora non era stato fatto. 

Grazie all’intervento dell’ASI nazionale che si è mobilitata assieme ad altre E.P.S. che rappresentano il mondo dilettantistico sportivo, alcune delle norme presenti nel decreto, potrebbero essere modificate, dopo un’attenta analisi. Da segnalare anche i saluti, in apertura, del presidente del Circolo Canottieri Jonica avv. Vittorio Balestrazzi e del suo vice Francesco Calabrese e del vice presidente regionale CONI Enzo Falzone.


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