PALERMO – Sala delle Lapidi dà il via libera alla Consulta delle culture, il nuovo organismo che rappresenterà tutti i cittadini comunitari, extracomunitari, gli apolidi e i possessori di doppia cittadinanza di Palermo che, prima dell’estate, dovrebbero essere chiamati ad eleggere i 21 componenti. Elezioni che garantiranno la rappresentanza di genere ma soprattutto le varie aree geografiche, Europa inclusa, e che istituiranno un nuovo organismo che avrà il compito di consigliare e fare proposte, grazie alle sinergie con la giunta e il consiglio comunale.
“Oggi il consiglio comunale ha costruito un pezzo importante della cornice che avvolge il mosaico Palermo – dichiara il sindaco Leoluca Orlando – con l’istituzione della Consulta delle culture mandiamo un segnale all’Italia e all’Europa dimostrando la straordinaria volontà di Palermo di diventare una città interculturale in grado di candidarsi a diventare capitale europea della cultura”.
La seduta di oggi, però, ha approvato anche delle mozioni: sulla sala Alfano alla Gam, sulla semplificazione dell’edilizia privata e contro la pubblicità sessista. “Un grande lavoro da parte del consiglio comunale in questi giorni – ha commentato il presidente Totò Orlando – frutto del clima sereno e politicamente costruttivo garantito da maggioranza e minoranze nell’interesse della città”. L’Aula si aggiornerà domattina per la votazione dei debiti fuori bilancio.
Non è mancato, comunque, anche qualche momento di tensione tutto interno alla maggioranza. “Aver votato la delibera di ieri sui gazebo con i voti delle opposizioni è stato un atto grave”, ha detto Orazio La Corte in polemica col capogruppo Aurelio Scavone, mentre Cosimo Pizzuto si dice “preoccupato per la tenuto del gruppo di Idv”.
Tra le mozioni approvate anche quella presentata da Filippo Occhipinti per la tutela e sviluppo degli Esercizi e dei Mercati storici e il conferimento della qualifica di storico al Mercato della via Montalbo. Sarà predisposto anche un “Albo permanente delle Putie e dei Mercati storici”.
LE REAZIONI
“Trovo singolare – dice Antonella Monstra – che l’Amministrazione che candida Palermo capitale della cultura e che fa della propria multicuralità e dell’accoglienza un valore fondandnte della propria identità ponga in essere atti tanto contraddittori. Da un latopropone una consulta delle culture – fatto certamente significativo, ma che non risponde al dettato della legge regionale che obbliga i comuni ad istituire la cosnulta dei migranti – e dall’altro emette un’ordinanza che preclude la possibilità ai venditori ambulanti extracomunitari acnhe se in regola di esercitare in numerosissime strade della città.Tale ordinananza non nasce da un percorso condiviso con i diretti interessati, malgrado la ‘partecipazione’ sia stata ripetutamente esibita come il fiore all’occhiello in tutte le altre azioni di governo della città. Trattamento ben diverso è stato riservato ieri in aula agli esercenti della ristorazione che hanno ottenuto invece un’ulteriore proroga di sei mesi per i loro gazebi prima di adeguarsi al nuovo regolamento votato nella precedente consiliatura.Si deve pensare forse che questa Amministrazione usi due pesi e due misure in relazione a chi porta consenso elettorale e a chi no?”.
“L’istituzione della Consulta delle Culture, attuativa dello statuto comunale ed ispirata alla normativa regionale, che introduce nell’ordinamento il principio del coinvolgimento dei migranti nelle scelte politiche locali, rappresenta un atto importante, che dimostra la sensibilita’ dell’Amministrazione rispetto ai temi della partecipazione degli stranieri”. Lo dice il Vice Presidente Vicario del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta. “La consulta delle Culture – prosegue – e’ un organismo composto da 21 membri, rappresentanti di Paesi extracomunitari e dell’Unione Europea, che si pone come obiettivo quello di creare una citta’multietnica” Per Spallitta “Si tratta di un primo momento di affermazione della necessita’ che i tanti residenti stranieri partecipino alla vita politica, esprimendo la loro posizione”. “A questo provvedimento – aggiunge – ne dovra’ seguire necessariamente uno ulteriore, attuativo in senso stretto della legge regionale n 6 del 2011, che impone la Consulta dei migranti, un organismo composto esclusivamente da extracomunitari, che come tali – diversamente dai cittadini comunitari – non godono in nessun modo del diritto di elettorato attivo e passivo e che quindi attraverso la Consulta colmano questo deficit di rappresentativita’, che e’ giusto riconoscere ai tanti immigrati che da anni vivono, lavorano e contribuiscono alla crescita della nostra città”. “Se, quindi, sono soddisfatta per un atto di grande apertura rispetto a tutti gli stranieri- conclude-, auspico un approfondimento del tema riferito in particolar modo ai migranti non comunitari, unitamente ad una rivisitazione, nell’ottica della tutela di queste minoranze, dei recenti provvedimenti in materia di commercio ambulante, che hanno colpito proprio le comunita’ degli extracomunitari”.
Una mozione contro le pubblicità sessiste ed offensive della dignità femminile, per dichiarare la città di Palermo “Città libera”, almeno dalle pubblicità offensive, e per introdurre norme che proibiscano la diffusione di immagini alludenti a stereotipi di genere o che incitino al sessismo e alla violenza. La mozione, elaborata e proposta da tutte le consigliere comunali, è stata presentata stamattina dalla capogruppo di Ora Palermo-Sedie Volanti Antonella Monastra, prima firmataria, con la previsone di alcune importanti novità. All’interno dei regolamenti che verranno predisposti, sono previste sanzioni per i contravventori e risorse permanenti, finanziarie e formative, per la promozione di iniziative e campagne di sensibilizzazione sulla violenza contro le donne e sul fenomeno della pubblicità offensiva della dignità delle donne. Infine , la mozione invita all’adozione di un linguaggio non sessista e rispettoso delle donne nella redazione di tutti gli atti dell’Amministrazione: a tal fine saranno messi a punto corsi di formazione per i dipendenti comunali.
“Ho contribuito a scrivere e a perfezionare in commissione il regolamento – commenta Giulio Cusumano dell’Udc – sono orgoglioso di averla votata in aula. La mia Palermo diventa capitale dell’integrazione culturale e sociale. Per la prima volta sono un grande sostenitore della giunta Orlando: mettiamo al bando qualsiasi forma di razzismo e intolleranza religiosa, culturale e sociale. Sempre”.