PALERMO – Uno scontro “virtuale”, aperto e sotto gli occhi di tutti, quello che è apparso sulle bacheche di Facebook di due chef palermitani che a “colpi di post” sono stati protagonisti di un singolare botta e risposta. Ad innescare quello che si sarebbe poi trasformato in un battibecco sul social network, sono state le parole dello chef Roberto Lombardo: “Quello che più mi fa arrabbiare non è la cosa che Natale Giunta spacci alla ‘Prova del Cuoco’ del 13 gennaio 2014 un piatto mio per suo (la panella con la ricotta proposto da me il 26 giugno 2013 in un locale di Palermo), ma vederlo tranquillo seduto su un aereo per Roma ed in giro per Roma stessa, senza scorta, non comprendo perchè a Palermo debba avere la scorta. E noi paghiamo”.
Una frase non accettata da Giunta, sotto scorta dal marzo dello scorso anno con un provvedimento disposto dopo la sua denuncia e l’arresto di quattro estorsori del racket che erano andati a battere cassa alla sua porta. La reazione è così stata immediata “perché nessuno deve mettere in discussione il sistema di sicurezza che ogni giorno mi aiuta a sentirmi protetto – dice lo chef che ha vinto l’ultima edizione de ‘La prova del cuoco’ – il meccanismo funziona perfettamente, ho degli angeli custodi impeccabili”. A raccontare nel dettaglio come siano andate le cose è Lombardo:
“Era lo scorso 19 dicembre quando lo incontrai in aereo. Era un Palermo-Roma – prosegue lo chef – e restai stupito dall’assenza degli uomini della scorta di Giunta, sempre con loro, invece, quando lo si incontra in città. Non nascondo – aggiunge – che anche gli altri passeggeri hanno notato qualcosa di strano. Probabilmente nemmeno loro si sono sentiti al sicuro. Su Facebook, la mia è semplicemente stata una constatazione. E’ o non è importante, per la sicurezza pubblica, conoscere come funzionano meccanismi di questo tipo?”.
E a rispondergli, è proprio Giunta, che precisa: “Gli uomini della scorta sono la mia ombra. Mi seguono ovunque e, quando viaggio, l’ufficio scorte di competenza provvede alla mia tutela. Quindi – aggiunge – è ovvio che mi lasciano al gate e mi riprendono a quello della città di arrivo. Il provvedimento che pensa alla mia protezione non prevede la scorta in aereo, ma non è prevista per personaggi ancora più in vista di me. Nessuno può salire armato e i dispositivi di sicurezza a bordo del velivolo sono quelli validi per tutti, sappiamo bene che sono molto rigorosi per qualunque passeggero, senza eccezioni”.Giunta sottolinea poi che quella asegnatagli è una tutela a livello nazionale.
“Sì, posso contare su questi ragazzi in tutta Italia e sono loro grato per quello che mi garantiscono. Non hanno orari, si sacrificano, lavorano venti ore al giorno, mi aspettano anche dietro la porta dei bagni pubblici. Non accetto che qualcuno faccia insinuazioni per le quali dovrò adesso prendere provvedimenti e che la mia sicurezza venga messa a rischio senza alcun motivo”. Ma non finisce qui, perché Lombardo ha puntato il dito contro Giunta anche con altre parole: “Qualche giorno fa ha proposto a La Prova del Cuoco una ricetta ideata da me. Si tratta delle panelle con ricotta – dice – che avevo già personalmente presentato in un locale palermitano”.
La risposta di giunta è così stata immediata: “Le faccio da vent’anni, dai tempi dell’Alberghiero, non ho rubato la ricetta di nessuno. Posso solo dire di avere la coscienza a posto e che insinuazioni di questo tipo non fanno bene a nessuno, specie a coloro che si occupano della mia sicurezza e senza i quali, in questo momento, non potrei portare avanti gran parte della mia attività”.
