NC Ingegneria, trionfo| alla finale di Start Cup 2015 - Live Sicilia

NC Ingegneria, trionfo| alla finale di Start Cup 2015

La plastica nelle miscele di calcestruzzo: “NC Ingegneria” vince la Business Plan Competition dell’Università di Catania.

il contest d'ateneo
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CATANIA – Anche la plastica può essere utilizzata nelle costruzioni civili. E’ il progetto “NC Ingegneria”, proposto da Venero Giovannino Nicolosi, Salvatore Faraci, Rosa Maria Nicolosi, Anna Nicolosi, Giuseppe Messina e Carmelo Prezzavento, il vincitore di “Start Cup Catania 2015”, la Business Plan Competition per studenti e attori del territorio promossa dal Centro per l’Innovazione e il Trasferimento tecnologico (Capitt) dell’Università di Catania, in collaborazione con il Credito Siciliano e l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Catania (Odcec).

“NC Ingegneria” – già vincitore di Start Up Academy 2015, svoltasi nei mesi scorsi alla Scuola Superiore di Catania – si propone quindi come nuova impresa in grado di produrre polvere di Pet, da usare insieme al calcestruzzo per creare nuove e innovative miscele, e Pet in scaglie da immettere nel mercato tradizionale della plastica, risolvendo così il problema dell’inquinamento ambientale attraverso procedimenti di riciclo altamente tecnologici.

Al secondo posto del contest si è classificato il progetto “Bycarelab” (dispositivo per bici composto da allarme Gps, caricabatterie smartphone e rilevatore collisione), promosso da Marco Pappalardo, Graziano D’Agata, Paolo Barbagallo e Manuela Mastrolembo Barnà; il podio è completato da “Agrobiotech” (che offre assistenza tecnica e specialistica per la selezione fitosanitaria di piante madri di agrumi e olivo che presentano caratteri agronomici di pregio e la produzione di materiale di moltiplicazione per l’approvvigionamento dei vivaisti e dei produttori che presenterà caratteristiche uniche di sanità e rispondenza parietale), promosso Cristina Spampinato, Grazia Licciardello, Marcella Concetta Russo, Maria Giovanna Manaò, Giuseppe Scuderi, Maria Claudia Bazzano e Giovanni Fava, tutti ricercatori del Parco scientifico e tecnologico di Sicilia.

Ai primi due classificati sarà consegnato un premio in denaro, del valore rispettivamente di quattro mila e tre mila euro (quest’ultimo interamente finanziato dal Credito Siciliano). Inoltre, i primi tre classificati saranno ammessi di diritto alla finale regionale di Start Cup che si terrà a Palermo il prossimo 15 ottobre, alla quale parteciperanno anche le migliori idee imprenditoriali premiate nei contest promossi dalle Università di Messina, Kore Enna e Palermo. Durante la giornata del 15, i migliori sei progetti saranno a loro volta ammessi alla finale nazionale di Cosenza del PNI-Cube (3-4 dicembre).

La giornata conclusiva del concorso, dal titolo “Start Up Morning” – che si è svolta questa mattina nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania – ha visto la presentazione degli 11 progetti finalisti, valutati dalla Commissione tecnico scientifica del concorso.

Nel corso della giornata – alla quale hanno partecipato i rappresentanti del Credito Siciliano e dell’Odcec Santo Sciuto e Sebastiano Truglio – si è inoltre tenuta una tavola rotonda su “Start Up e Innovazione” con gli interventi del presidente del Capitt Rosario Faraci, del docente del dipartimento di Matematica e Informatica Alessandro Basile e del dott. Pierluigi Buttiglieri, rappresentante di “ParkSmart”, idea imprenditoriale che ha partecipato alla scorsa edizione di Start Cup.

La graduatoria finale è stata stilata in base ai giudizi della commissione tecnica. Il pubblico ha avuto la possibilità di votare attraverso il sistema di televoto Freello, la migliore presentazione della mattina: la start up “EyeCad VR”. “Ad essere premiati – ha spiegato il prof. Faraci – sono stati i team che ‘hanno fatto meglio i compiti a casa’, ovvero le idee con un adeguato e credibile Business Plan, compatibile con le indicazioni del bando”.

“Negli ultimi 18 mesi – ha poi affermato il presidente Faraci – il Capitt ha promosso almeno sei contest per studenti e attori del territorio, rispondendo in pieno al ruolo di scouting – di idee e di talenti – che gli stessi attori hanno assegnato all’Ateneo. “Start Up – ha concluso Faraci – è quel termine anglosassone con il quale prende via il sogno di tanti giovani di creare la propria impresa. E noi come Ateneo abbiamo l’obbligo di stare vicini ai talenti che intendono cimentarsi in questa avventura”.

Queste le altre idee finaliste della Start Cup Catania 2015: “Akeni” (software di supporto per gli esperti di compagnie assicurative); “Buukit” (network nazionale di pubblicità outdoor e transit); “Citieszen” (applicazione web e mobile per la raccolta, la geolocalizzazione e la replica di buone pratiche di app che utilizzano open data); “Comein!” (sistema citofonico wireless).

E ancora: “Etna Nanotech” (sistema per l’applicazione di biossido di titanio su pietra lavica per migliorarne le caratteristiche in termini di resa); “EyeCad VR” (visore dedicato a professionisti del settore edile per favorire l’accesso virtuale agli spazi da loro pensati); “Meishi” (app per lo scambio di biglietti da visita) e “#SmartCommemoration” (servizio per facilitare la commemorazione del proprio caro anche a distanza, colmando l’eventuale mancanza di informazioni in merito al defunto e facilitando la localizzazione della tomba all’interno del cimitero).

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