Ncd verso le europee, Alfano: | "Siamo la quarta forza politica" - Live Sicilia

Ncd verso le europee, Alfano: | “Siamo la quarta forza politica”

Angelino Alfano e Renato Schifani sul palco del teatro Golden

Il ministro degli Interni lancia il suo partito alla sfida elettorale di maggio, ma non parla di alleanze. "Il Nuovo centrodestra ce la farà - dice - : in quattro mesi abbiamo fatto passi da gigante".

la convention a Palermo
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PALERMO – Sono passati quattro mesi dal ‘divorzio’ con Silvio Berlusconi, e per il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano la prima vera prova saranno le prossime elezioni europee. Ma in una sala cinematografica gremita di folla, a Palermo, il leader di Ncd e ministro degli Interni del governo di Matteo Renzi, di europee non parla.

Dribblando i giornalisti, il ministro non si concede neanche un commento sulle voci sempre più insistenti che danno ormai per certo il patto con l’Udc per una lista unica, non una parola sull’invito che ieri il neopresidente dei centristi, Giampiero D’Alia, ha fatto apertamente all’unità delle forze popolari e ad Alfano in particolare. L’ex delfino di Berlusconi non dà anticipazioni, non fa pronostici. Parla solo di idee. Di un’Europa necessaria ma che così “non ci piace”. “C’è troppa austerità, e nessuna idea per lo sviluppo e la crescita – dice Alfano – . Quella che c’è oggi è un’Europa fatta di burocrati che si occupano del diametro dei cocomeri e che non parla di posti di lavoro”.

A chiarire un po’ la situazione ci pensa invece l’ex presidente del Senato Renato Schifani, che spiega: “Noi ci presenteremo con il nostro simbolo. Ma se ci sarà un’alleanza non sarà una sommatoria di liste. Noi guardiamo all’unità dei moderati, ma sopratutto dei riformisti e riformatori per riformare il Paese. Chi ha coraggio venga con noi. Partiamo dalla Sicilia per rafforzare il nostro progetto di nuovo partito, giovane con un grande leader”.

L’appello all’unità, però, il leader di Ncd lo fa proprio alle forze di centrodestra: “Non abbiamo mai cambiato idea – spiega alla platea del Golden – semplicemente ad un certo punto ci hanno spiegato che dovevamo staccare la spina a quello stesso governo che aveva voluto Berlusconi (quello con l’ex premier Enrico Letta, ndr), e riportare ad elezioni un Paese che non poteva permetterselo proponendo un candidato ‘impresentabile’. Ma noi, tra Forza Italia e l’Italia, abbiamo scelto quest’ultima. Non dimentichiamo, però, che lo scopo del gioco è sempre uno: battere la sinistra, insieme”.

Anche se della legge elettorale “di Berlusconi e Renzi” al ministro dell’Interno e ai leader siciliani che sono intervenuti (il sottosegretario Simona Vicari e l’ex capogruppo del Pdl al Senato Renato Schifani) molte cose non piacciono. Per loro, l’Italicum resta una legge di nominati. Un particolare che fa a pugni con l’idea alfaniana (e non solo) di reintrodurre le preferenze. Il leader Ncd, poi, parla anche di primarie: “Non capisco perché – dice – il Partito democratico sia riuscito a farle e noi non li abbiamo ancora seguiti. Le primarie sono un meccanismo democratico che va adottato prima possibile”.

Alfano è convinto di farcela. E, acclamato da sostenitori ed esponenti soprattutto regionali del partito, lancia l’Ncd alla prossima sfida. “Per la nascita di un bambino bisogna aspettare nove mesi – dice il ministro – , noi in quattro siamo diventati la quarta forza del Paese”.


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