La Dda di Reggio Calabria indaga sui presunti tentativi delle cosche della ‘ndrangheta, di ‘aggiustare’ alcuni processi in Cassazione grazie alla presenza di giudici ‘amici’. Il fascicolo é stato aperto grazie alle intercettazioni ambientali in carcere tra il ‘prestanome’ della cosca Tegano, Rechichi e la moglie: gli investigatori avrebbero identificato il magistrato della Suprema Corte che gli avrebbe assicurato che il provvedimento di custodia cautelare sarebbe stato annullato. Immediata la reazione del presidente della Suprema Corte Lupo: ‘In Cassazione non ci sono processi aggiustati’.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo