PALERMO – Superata la burrasca del voto sui debiti fuori bilancio, con ben otto votazioni necessarie per una maggioranza a pezzi, la coalizione di governo si lecca le ferite e guarda avanti. Il prossimo passaggio sarà quello delle variazioni di bilancio. Ma il clima nei partiti della maggioranza è molto teso e ormai sembra avviato un rompete le righe in vista delle prossime elezioni. Una delle ragioni del malcontento sta nel piano della formazione professionale dell’assessore Bruno Marziano, che ha provocato l’aventino del Nuovo centrodestra, assente in Aula negli ultimi giorni in polemica con l’assessore. Ma ance all’interno degli altri partiti la tensione è alta. Il capogruppo dell’Udc Mimmo Turano, dopo un paio di comunicati molto duri anche verso i suoi colleghi, con Livesicilia è ancora più esplicito: “Non si può giocare con i destini delle persone. I conti della politica si regolano al tavolo della maggioranza e non in Aula. E soprattutto non con le assenze. Anche quando questo riguarda colleghi del mio partito o peggio, membri del governo”. Il riferimento sembra essere a Gianluca Miccichè, assessore regionale dell’Udc assente negli ultimi delicatissimi giorni a Sala d’Ercole.
Ncd resta in attesa di un segnale dal governo. “Abbiamo da capire come dare un contributo su temi concreti – dice il capogruppo Nino D’Asero -. Sulla formazione vogliamo un confronto. Il nostro è un invito alla riflessione. Io non entro nel merito degli aspetti amministrativi. Ma se questi enti tagliati fuori lasciano per strada duemila persone credo che si debba riflettere. Al momento però non abbiamo avuto contatti”.
Insomma, dentro la maggioranza e dentro i partiti tira un’aria pesante. “E’ evidente che i problemi emersi in questa fase all’interno della maggioranza devono essere affrontati e superati in vista dell’esame dell’assestamento e della manovra economica”, ammetteva ieri la capogruppo del Pd Alice Anselmo. Turano si sforza di vedere il bicchiere mezzo pieno: “L’importante era comunque approvare quedto provvedimento indispensabile per approvare le variazioni di bilancio”. Sulle quali, con l’aria che tira, c’è a da aspettarsi un po’ di guerriglia in Aula.
