Nessuno rivuole più Crocetta |Solo lui non si chiede perché - Live Sicilia

Nessuno rivuole più Crocetta |Solo lui non si chiede perché

Nella conferenza stampa del governatore nemmeno l'ombra di un'autocritica.

Il commento
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Rosario Crocetta c’è. Il governatore lo ha detto a modo suo oggi, sbattendo in faccia al suo Pd la questione insoluta del rapporto tra il partito e il presidente della Regione. Quella questione che i dem non hanno saputo o voluto risolvere in tempo, preferendo spazzare la polvere sotto al tappeto fino all’ultimo giorno. Ma che prima o poi doveva esplodere.

Il presidente della Regione non ha rotto definitivamente, ha usato più volte la parola “dialogo”, ma si è scagliato contro l’operazione che ha fatto maturare la candidatura di Fabrizio Micari e ha rivendicato per sé il diritto di partecipare almeno alle primarie.

Al Pd si spera ancora che la frattura rientri. La segreteria regionale continuerà nel tentativo di non arrivare a una spaccatura definitiva, cioè allo scenario del governatore ricandidato contro il nome scelto da Matteo Renzi. Ma se il difficile accordo non si raggiungerà, il divorzio in extremis a quel punto sarà inevitabile. Il Pd dovrà ritirare gli assessori, rinunciando alle postazioni di governo e sottogoverno in campagna elettorale (e col Pd gli alleati) e Crocetta dovrà varare per quest’ultimissimo scampolo di legislatura un governo del presidente.

Sarebbe la degna conclusione di una legislatura spesso grottesca, una crisi di governo a due mesi dal voto, con un’altra infornata di nuovi assessori per sfondare l’incredibile quota cinquanta. Spettacolo.

Anche di questo ha parlato oggi il fiume in piena Rosario Crocetta. Solo di una cosa si è guardato bene dal parlare. E cioè di un esame di coscienza sul perché non ci sia un partito o anche solo mezzo o al limite una correntina tra quanti hanno sostenuto i suoi movimentati governi in questi cinque anni a volerlo ricandidare.

Ancora una volta manca nel governatore ogni parvenza di autocritica, che il pudore suggerirebbe di fronte all’abbandono di massa della sua coalizione. Quel centrosinistra che quattro anni fa sembrava avere saldamente in mano la Sicilia con una destra completamente allo sbando e i 5 Stelle ancora giovani e acerbi. Da allora tutto si è capovolto. E molto si deve a Rosario Crocetta. Che è forse rimasto l’unico a non averlo ancora messo a fuoco.

 


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