Netturbini, rientra la protesta |Ma tensione resta alta - Live Sicilia

Netturbini, rientra la protesta |Ma tensione resta alta

All'appello mancano quattro mensilità.

RANDAZZO.  Hanno ripreso regolarmente il servizio stamattina i ventidue operatori ecologici del Comune di Randazzo, dopo una protesta che li ha visti occupare per due giorni, notte compresa, l’aula consiliare. L’ccordo, come riferisce Enzo D’Amico, RSU della FP-Cgil, è stato raggiunto in nottata durante l’ultimo incontro con il sindaco, Michele Mangione, e l’assessore al ramo, Gianluca Lanza. A fronte di quattro mensilità arretrate, l’impegno preso da parte dell’Amministrazione vede infatti il pagamento la prossima settimana di due mandati alla Ecolandia, la ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti sul territorio, che permetteranno di coprire due stipendi. Per il saldo dei restanti invece, come precisa Lanza, si farà una ricognizione di cassa a marzo.

Un accordo che se da un lato ha fatto rientrare la protesta, dall’altro non ha soddisfatto a pieno i lavoratori. Sebbene infatti il Comune sia andato incontro alle loro ultime richieste, ovvero il pagamento di almeno due mensilità, a sentire il rappresentante sindacale, alto resta il grado di sfiducia tra gli operatori.

La cronaca di ieri. Continua la protesta da parte degli operatori ecologici di Randazzo che da ieri mattina hanno occupato la sala consiliare del Comune, dove hanno trascorso anche la notte. Dopo due giorni di assemblee sindacali, già venerdì e sabato i ventidue lavoratori della Ecolandia hanno incrociato le braccia per chiedere il pagamento delle quattro mensilità arretrare. Uno stato di agitazione che si è spostato all’interno dell’aula del Municipio, dove gli operatori hanno deciso di rimanere fino a quando il Comune non garantirà l’erogazione di più di una mensilità. L’ultima rassicurazione giunta da parte dell’Amministrazione prevedeva infatti il pagamento di un mandato alla ditta che sarebbe servito a coprire un solo stipendio. Un impegno affermato nuovamente ieri nel corso di un incontro che ha visto partecipare pure Enzo D’Amico, RSU della FP-CGIL, e il vicesindaco Gianluca Lanza. Come riferisce il rappresentante sindacale, il Comune ha ribadito le sue difficoltà economiche nel reperire altre risorse, assicurando però che la prossima settimana verrà fatto il mandato.

Ma i lavoratori non ci stanno. “Qui ci sono padri di famiglia”, dice D’Amico. A fronte di quattro mesi di arretrati, i lavoratori chiedono infatti il pagamento di almeno due mensilità subito e delle restanti entro fine febbraio. Occupazione a oltranza, dunque, nelle intenzioni degli operatori che continueranno la protesta fino a quando il Comune non troverà un’altra soluzione. E intanto Alfio Leonardi, segretario provinciale dell’Igiene ambientale della Cgil, annuncia che un tavolo è stato chiesto in Prefettura “per riuscire a trovare un percorso che possa portare a una puntualità nell’erogazione degli stipendi”.


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