"La condotta della ginecologa |non puo' essere condivisa'" - Live Sicilia

“La condotta della ginecologa |non puo’ essere condivisa’”

"Tutte le questioni inerenti alla organizzazione del Sues 118 (sulle quali non è compito nostro entrare) non hanno nel caso in esame alcuna rilevanza causale e concausale" - scrivono nella perizia medico legale i consulenti della Procura.

Nicole, depositata la perizia
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CATANIA – “Arresto irreversibile delle funzioni vitali consecutivo a grave sofferenza acuta fetale”. E’ morta per questo la piccola Nicole, la neonata deceduta il 12 febbraio scorso poche ore dopo la nascita avvenuta nella clinica Gibiino di Catania mentre era in ambulanza diretta a Ragusa per la mancanza di posti letto nell’Unità di terapia intensiva neonatale negli ospedali del capoluogo etneo e a Siracusa. Lo scrivono i periti medico legali nominati dalla Procura nella loro relazione dopo l’autopsia.

“Tutte le questioni inerenti alla organizzazione del Sues 118 (sulle quali non è compito nostro entrare) non hanno nel caso in esame alcuna rilevanza causale e concausale”. Lo scrivono i periti medico-legali della Procura nella relazione depositata sulla morta di Nicole, la neonata deceduta il 12 febbraio scorso poche ore dopo la nascita avvenuta nella clinica Gibiino di Catania mentre era in ambulanza diretta a Ragusa per la mancanza di posti letto nell’Utin degli ospedali del capoluogo etneo e di Siracusa.

Nelle conclusioni delle 92 pagine della perizia disposta dalla Procura di Catania, ed eseguita dal medico legale Giuseppe Ragazzi, dalla ginecologa Claudia Giuffrida e dalla neonatologa Eloisa Gitto, si rileva che “la condotta professionale” della ginecologa Maria Ausilia Palermo “non può essere condivisa” perché non si sarebbe accorta della sofferenza di Nicole. “La stessa cosa – scrivono i periti – deve intendersi per quanto attiene alla condotta del neonatologo Antonio Di Pasquale e dell’anestesista Giovanni Gibiino”. L’inchiesta era stata aperta dal procuratore Giovanni Salvi dopo la denuncia dei familiari della piccola Nicole che hanno segnalato anomalie nella gestione del parto e del succesivo trasferimento della piccola in ambulanza a Ragusa. Sulla vicenda sono aperte anche due inchieste amministrative: una del ministero della Salute, che ha inviato degli ispettori, e dalla Regione Sicilia.

“Alla lettura dei contenuti della relazione  di consulenza tecnica medico-legale il mio pensiero va principalmente ai  familiari della piccola Nicole”. Lo afferma l’assessore per la Salute  della Regione Siciliana, Lucia Borsellino. “E’ una tappa importante di  un percorso volto all’accertamento della verità sui fatti accaduti –  dice – attesa dai familiari, dalla collettività e dagli operatori  sanitari su un evento la cui risonanza mediatica ha anche inciso  fortemente sull’immagine del sistema sanitario regionale”. (ANSA)


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