CATANIA – Antonino Santapaola, fratello del capomafia Benedetto, può sostenere un processo. E’ questo quanto hanno sostenuto oggi in aula i consulenti nominati d’ufficio chiamati a esprimere un parere sulla capacità dell’imputato di poter partecipare coscientemente in giudizio. I tre periti sono stati ascoltati oggi nel corso dell’udienza che si è svolta davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Catania: Filippo Drago, titolare della Cattedra di Farmacologia Clinica dell’Università di Catania, specialista in Psichiatria, Neurologia ed Igiene Mentale; Francesco Damigella, medico chirurgo, specialista in Psichiatria; Giuseppe Bella, Psicologo Psicoterapeuta, sono stati concordi nel dichiarare che Antonino Santapaola ha le capacità “di partecipare coscientemente in giudizio”. Un parere che ha portato il sostituto procuratore Agata Santonocito a chiedere al Tribunale di revocare l’ordinanza di sospensione del processo a carico del fratello del capomafia Nitto. Nino Santapaola è detenuto in regime di 41 bis al carcere Opera di Milano.
Alla richiesta di revoca del pm alla presidente del collegio giudicante Carmen La Rosa l’avvocato Giuseppe Lipera, difensore di Antonino Santapaola, ha risposto con un’istanza di rinvio per “esaminare e controdedurre sulle argomentazioni del collegio peritale”. Secondo il legale, che ha interrogato i tre consulenti, sussisterebbero delle “incongruenze contenute nella perizia depositata dai predetti periti” anche perché sarebbe “in contrasto con quella di altri periti che hanno invece concluso per la incapacità dell’imputato essendo acclarato che è affetto schizofrenia cronica”.
Il Tribunale ha concesso il rinvio fissando la prossima udienza per l’8 ottobre 2015 nell’aula Bunker di Bicocca. Il giudice ha ordinato il collegamento in videoconferenza con Antonino Santapaola.