SCORDIA – Una delibera per chiedere un anticipo della Tari 2016. Quando l’ultima rata è stata pagata dai cittadini appena lo scorso mese di febbraio. Stasera, al consiglio comunale di Scordia dovrebbe approdare l’atto con cui il sindaco Franco Tambone, starebbe tentando di tamponare la crisi di liquidità dell’ente disstestato, chiedendo ai cittadini un anticipazione della tassa sui rifiuti per poter liquidare alcune somme alla Agesp in modo che questa possa pagare i dipendenti. “Questo avviene quando ancora il Piano Finanziario dei Rifiuti, che stabilisce il costo del servizio per l’anno 2016 – tuona il consigliere Nicolò Ferro di Rifare Scordia – non è stato ancora porta in consiglio comunale e quindi non ancora approvato”.
Nicolò Ferro
Ferro batte sul fatto che, non solo la delibera non ha ottenuto il parere della seconda commissione al BIlancio, ma che chiedere ancora sacrifici ai cittadini rappresenterebbe una vessazione a fronte di un servizio affatto efficiente.
Che l’atto venga presentato non è comunque scontato, dal momento che, per le proteste di consiglieri e cittadini, ma soprattutto per via dei risicati numeri a disposizione del primo cittadino questi potrebbe non presentarla, per paura di finire sotto in caso di votazione. Intanto, per evitare che la questione si ripeta ancora, Nicolò Ferro propone di rivedere il regolamento, rateizzando la tassa in sei rate in modo da assicurare entrate più certe al Comune. “E’ un modo per agevolare le famiglie sempre più in difficoltà – afferma il consigliere. E inoltre, l’importo più basso abbasserebbe l’importo della rata stessa, diminuendo la morosità”.
