"No ai tagli ai Patronati" |Gli operatori in piazza - Live Sicilia

“No ai tagli ai Patronati” |Gli operatori in piazza

Acli, Inas Cisl, Inca Cgil e Ital Uil di Catania hanno manifestato oggi, dalle 9 alle 13, in piazza Stesicoro per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze ai tagli.

la protesta
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Catania – Gli operatori dei Patronati Acli, Inas Cisl, Inca Cgil e Ital Uil di Catania hanno manifestato oggi, dalle 9 alle 13, in piazza Stesicoro per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze ai tagli al Fondo Patronati e continuare a raccogliere adesioni alla petizione “No ai tagli ai Patronati”. I servizi gratuiti dei patronati Acli, Inas, Inca e Ital (riuniti nel Ce.Pa.) tengono la manifestazione in contemporanea in 200 piazze italiane, per difendere la tutela dei diritti dei cittadini dalla scure dei tagli al Fondo Patronati previsti dalla Legge di Stabilità.

Per far sentire la propria voce, gli operatori dei patronati hanno scelto ciò che sanno fare meglio: lavorare per i cittadini, anche in piazza, anche di sabato, contro un provvedimento che, se venisse approvato dal Parlamento, metterebbe in ginocchio la rete dei servizi dei patronati.

Questi istituti svolgono una funzione di pubblica utilità e di rappresentanza dei bisogni di tutti i cittadini per la difesa e la promozione dei diritti previdenziali e socio-assistenziali, con oltre 11 milioni di pratiche all’anno.

“I numerosi attestati di solidarietà e di sostegno alla mobilitazione – affermano Acli, Inas, Inca e Ital – nonché la sensibilità espressa da tanti parlamentari, che si sono fatti promotori di un emendamento soppressivo delle norma, dimostrano quanto siano fondate le ragioni della nostra protesta contro una misura che rappresenta un duro attacco al diritto alla tutela gratuita garantita dalla rete di solidarietà dei patronati. L’auspicio è che si dia seguito all’impegno mostrato dal Presidente del Consiglio Renzi, durante la trasmissione Porta a Porta di martedì 11 novembre, per evitare che i bisogni dei cittadini diventino un mercato per i faccendieri”.


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