La famiglia, le autorità accademiche, le istituzioni, gli amici. Tutti insieme per dedicare uno spazio dell’Ateneo a Norman Zarcone, il dottorando della facoltà di Lettere che si uccise a settembre dell’anno scorso. In quei luoghi, all’interno del Polididattico di viale delle Scienze dove passano ogni giorno centinaia di studenti di diverse facoltà, sarà scoperta una targa con la scritta: “Generazione Norman, in memoria di Norman Zarcone”, per ricordare – insieme con il ragazzo – tutte le vittime di una gioventù tormentata che si confronta con una società difficile e dall’incerto futuro. La cerimonia al primo piano dell’edificio 19 si terrà domani alle 15.30.
Norman Zarcone avrà il suo spazio

Una targa per il ragazzo suicida
di
Redazione
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So che la morte di Norman è una tragedia in tutti i sensi e capisco….o meglio cerco di capire il dolore dei suoi cari, ma il suicidio non è mai da apprezzare per nessun motivo. La morte non ha speranza la vita si.
Non si tratta di apprezzare o meno. Si tratta solo di mantenere il silenzio rispetto alla solennità del gesto e al mistero della libertà individuale.
Nessuno chiede consensi o approvazioni. Ma sarebbe opportuno un silenzio, quasi religioso, rispetto al gesto, alle sue motivazioni e alla memoria.
Ogni commento potrebbe infrangere la sacralità del mistero, senza voler togliere nulla alla libertà di espressione.
Claudio Zarcone
La targa dovrebbe servire per commemorare l’esemplare gesto,azione o il risultato ottenuto eccezionalmente da chi sta zitto o si arrende ad una realtà tormentata e difficile, chiamare una generazione Norman secondo me non aiuta a reagire, ma una generazione che non sia Norman è propio quello che serve. Perdonatemi……ma è propio perchè amo i miei figli e i vostri che non so rimanere in silenzio, con vero rispetto e affetto, ancora condoglianze.
@miti470: Sono mere opinioni che io rispetto, però non concordo su una virgola.
Ringrazio per le condoglianze e auguro a tutti i commentatori di non doversi mai trovare a provare quello che provo io. Auguri e buona fortuna.
P.S. In quanto a Generazione Norman, non è una generazione di perdenti, bensì di combattenti, a costo della propria vita. Scusatemi se vi sembra poco. Auguri.
Targhe, spazi… ma quando la finiamo con queste ipocrisie? Quando inizieremo a combattere per un vero stato di diritto? Dell’imminente concorso per l’accesso alle scuole di specializzazione di area medica e di tutti i giochetti che ci stanno dietro ne vogliamo parlare per esempio o dobbiamo aspettare il prossimo gesto eclatante?
E’ quello che ha inteso denunciare Norman, amico Claudio