Chicco ha nostalgia, l’ha sempre avuta. Da quando fu costretto ad “emigrare” per colpa di alcune terrificanti papere (una su tutte, l’agghiacciante liscio col Catania) e perché Alberto Fontana era grande grande, come un monumento inattaccabile.
Alberto Fontana non ci sarà ancora per molto. Le papere sbiadiscono col tempo (chissà). Ecco perché Chicco si sbilancia: “Tornare? Magari. Vedremo se ci sarà questa possibilità, ho ribadito più volte che sarei felice di tornare a Palermo, dove sono sempre stato davvero bene. Ritorno graditissimo quindi, ma non spetta solamente a me decidere. So che ci sono stati dei contatti vedremo quello che succederà”.
Chicco, al secolo Federico Agliardi, di professione portiere u po’ sfortunato, è intervenuto ai microfoni di Mediagol, commentando le indiscrezioni di mercato che lo vorrebbero di corsa a Palermo, dopo una parentesi poco fortunata a Rimini. La lingua batte lì. “Fontana? È difficile farsi un’idea quando non si vivono in prima persona le situazioni. Posso soltanto farne una mia molto personale e penso sia comprensibile che la società abbia deciso di puntare su un portiere e giovane e di sicuro affidamento come Amelia, sacrificando il grande valore tecnico e umano di Fontana”. A Palermo, l’autunno di Federico fu periglioso. Non che a Riimini siano state rose e fiori. Chicco Agliardi attacca: “Quello che è successo veramente lo sa solo la società. Sono andato via da Palermo solamente per giocare, non per altro. Sono un ragazzo che si prende sempre le sue responsabilità, ciò mi fa pensare che qualche esame di coscienza dovrebbero farselo anche gli altri. Il problema è che molte volte non mi si concede non solo il tempo, ma neanche una seconda occasione”.
Ma l’occasione invocata potrebbe ricapitare. All’ombra del “Babera”, c’è una panchina in cerca d’autore, con una maglia da secondo portiere.
