Nuovo asfalto, luci e gallerie |Ecco la campagna d'autunno per l'A19 - Live Sicilia

Nuovo asfalto, luci e gallerie |Ecco la campagna d’autunno per l’A19

Sulla Palermo-Catania arriveranno 84 cantieri per 842 milioni. Non solo l'Himera: dai tunnel alla segnaletica, dall'asfalto all'illuminazione, ecco i piani del ministero delle Infrastrutture e dell'Anas per risolvere il Grande Equivoco. E arriva un sistema di controllo delle frane.

Il progetto dell'Anas
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PALERMO – LiveSicilia l’aveva scritto nei mesi scorsi. Adesso anche il ministero delle Infrastrutture e l’Anas se ne sono resi conto: l’autostrada Palermo-Catania ha bisogno di un massiccio intervento, non solo legato all’emergenza chiamata viadotto Himera. Arriva così, mentre la politica dibatte ancora sul Ponte sullo Stretto, la mega-campagna d’autunno dell’azienda delle strade per rendere dignitosa la rete stradale siciliana: come LiveSicilia aveva anticipato ieri, in Sicilia arriveranno 842 milioni di euro di investimento per sistemare l’asfalto, adeguare le gallerie, realizzare le barriere di sicurezza e installare nuova segnaletica, anche digitale, sull’autostrada che collega le due città principali dell’Isola. Un’autostrada ancora oggi, e da quasi sei mesi, spezzata in due dal cedimento appunto del viadotto Himera per la quale il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani hanno presentato oggi a Roma la cura definitiva, evidenziata dal video che LiveSicilia vi mostra in queste pagine.
Sull’A19 pioveranno 84 cantieri, con una media di dieci milioni a intervento. “Il piano Anas, frutto di uno studio approfondito sullo stato dell’infrastruttura – annotano dall’azienda delle autostrade -, prevede 84 interventi su ponti, viadotti, gallerie e svincoli che, una volta realizzati, consentiranno un generale miglioramento degli standard di servizio ed un notevole innalzamento del livello di sicurezza della circolazione”. Il programma di manutenzione prevede per tutte le gallerie l’adeguamento degli impianti tecnologici, tra cui i sistemi di illuminazione, che saranno trasformati con nuovi impianti a Led, i sistemi di ventilazione, di segnaletica e comunicazione dati e radio. Saranno anche adeguati gli impianti di illuminazione di tutti gli svincoli e quelli presenti lungo l’asse da Palermo fino allo svincolo di Bagheria. “Anas – spiega il presidente dell’azienda, Gianni Vittorio Armani, che dopo il cedimento dell’Himera ha preso il posto di Pietro Ciucci – ha intrapreso la strada più moderna, quella dell’innovazione e della manutenzione. Un tema che diventerà centrale anche nell’ambito della progettazione delle nuove opere. Nel nostro piano pluriennale sono previsti 20 miliardi di euro da oggi fino al 2019 di cui 8,2 miliardi di euro saranno investiti in manutenzione straordinaria e potenziamento della rete esistente; 3,2 miliardi in nuove opere e 8,6 miliardi nel completamento degli itinerari. Il nostro piano punta al rafforzamento degli asset strategici già esistenti, al miglioramento degli accessi in città e alla strutturazione e al potenziamento dei collegamenti intermodali”.
Nel piano c’è ovviamente anche l’Himera. Ma non solo: il progetto presentato da Armani e Delrio prevede anche la sistemazione della pavimentazione stradale su tutta l’autostrada, il rifacimento della segnaletica orizzontale, la sostituzione e l’adeguamento delle barriere stradali, laterali e spartitraffico. Interventi che, secondo l’Anas, consentiranno l’innalzamento degli standard di sicurezza e comfort della circolazione stradale. “La cura del territorio e del patrimonio di opere pubbliche già costruite o da completare – commenta il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio – ha per noi una grande rilevanza. Pari, se non superiore, rispetto alle opere da costruire. Purtroppo dobbiamo recuperare, anche in questo campo, anni di oblìo, che oggi si manifestano palesemente come nel caso drammatico del viadotto Himera. In questo senso va il nuovo contratto di servizio stipulato con Anas. Nel frattempo dobbiamo recuperare anche in qualità, facendo riferimento a tutte le più moderne tecniche esistenti per garantire che le opere riqualificate abbiano un valore aggiunto e resistano nel tempo”.
Nel piano ci sono anche gli altri viadotti, con la sostituzione delle travi e il rifacimento dei giunti. “Una vera rivoluzione – assicurano dall’Anas, che ha anche firmato un accordo con l’Ispra per controllare più efficacemente il rischio frane – è prevista sul fronte dell’infrastrutturazione tecnologica della strada. Con un investimento di oltre 40 milioni di euro saranno implementati sistemi tecnologici ad alto contenuto innovativo per la gestione del traffico veicolare e per l’informazione agli utenti. Tra questi il sistema di monitoraggio del traffico attraverso l’utilizzo della videosorveglianza (telecamere), il controllo della velocità media ed istantanea attraverso il sistema Vergilius e l’installazione di pannelli a messaggio variabile”. Una boccata d’ossigeno dopo anni di abbandono. Dopo anni in cui la media degli interventi si è aggirata intorno ai 40 milioni all’anno. Un ventesimo del denaro che oggi sta per arrivare in Sicilia.

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