SIRACUSA – Altri 124 migranti, tra cui 5 neonati, 27 donne e 37 minorenni, sono sbarcati nel porto di Augusta, dopo essere arrivati a bordo del pattugliatore Maltese Austal P23. Sono prevalentemente di nazionalità siriana. Un’anziana donna è stata ricoverata nell’ospedale di Augusta per controlli, ma le sue condizioni sono buone. Immediata, dopo i soccorsi, l’attività del Gruppo interforze per il contrasto all’immigrazione clandestina, diretto da Carlo Parini, della Procura di Siracusa. Sembra siano già stati individuati gli scafisti. Sarebbero tre egiziani che sarebbero salpati con un barcone dal porto di Bengasi in Libia. Le indagini sono coordinate dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano.
Intanto, emergono i primi dettagli sull’inchiesta aperta dalla Procura di Siracusa per la morte di 17 migranti nell’ultimo naufragio. Annegamento e inalazione di gas di idrocarburi, ma nessuna violenza. Sono i segni evidenti sui corpi di 8 delle 17 vittime. Il Gruppo interforze di contrasto all’immigrazione clandestina continua negli interrogatori dei superstiti ed ha completato anche i primi accertamenti su otto cadaveri. Dall’ispezione cadaverica, i corpi non presentano segni di violenza o maltrattamenti. I migranti avrebbero ingerito acqua di mare con idrocarburi e avrebbero inalato gas. È probabile che si possano essere anche addormentati sul gommone per la stanchezza del viaggio e ciò spiegherebbe anche le ustioni su alcune parti del corpo. Le indagini sono coordinate dal procuratore Francesco Paolo Giordano.

