PALERMO – Le votazioni sul blog di Beppe Grillo sarebbero finite soltanto alle 21 di ieri sera, ma già nel primo pomeriggio l’ex capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, Riccardo Nuti, ha deciso di rendere note sulla sua pagina Facebook le sue tre preferenze per la composizione delle liste per le europee.
“Dopo l’esperienza locale avuta con certa gente eletta al parlamento nazionale – ha scritto il grillino palermitano – , che non ha rispettato gli impegni presi, spero che gli iscritti non facciano lo stesso errore e pongano più attenzione durante la scelta dei candidati. La scelta, per me, non è stata facile in quanto per quel ruolo ci sono tante persone meritevoli, altre potranno esserlo per altre occasioni, altri non lo sono per nulla secondo me”. E via con i nomi: Paola Sobbrio di Marsala, Antonio Zanotto di Messina e l’ingegnere ambientale Giorgio Stassi.
Una scelta, quella di pubblicare le tre preferenze date, che non è piaciuta a molti, anche all’interno del Movimento 5 Stelle. Molti attivisti, nella stessa pagina del social network, hanno attaccato il parlamentare siciliano: “Un endorsement ad urne aperte è poco corretto”, ha scritto qualche commentatore, qualcun altro invece ha chiesto che il post venisse rimosso. E anche un senatore Cinquestelle, Giuseppe Vacciano, ha attaccato apertamente Nuti. “E’ estremamente scorretto – ha scritto – rendere pubbliche le proprie preferenze a votazioni aperte: un comportamento che compromette la nostra credibilità al pari delle dichiarazioni pubbliche di certi ‘dissidenti'”.
E, a proposito di dissidenti, anche il senatore siciliano ex 5Stelle (è stato uno degli ultimi espulsi) Francesco Campanella, è stato molto critico nei confronti di Nuti: “La sapete l’ultima? Il garante delle liste del M5S – ha scritto ieri sul suo profilo Facebook – ha pubblicato le proprie preferenze per le elzioni europee, e ad urne aperte. Politica vecchia? No, cattiva politica e basta”.
Ma Nuti si è difeso: “Ho sempre detto cosa ho votato, e se qualcuno si fa influenzare è un problema suo. L’esperienza locale ci richiede più attenzione e meno ingenuità, non voglio più sentirmi dire con disprezzo o dubbi ‘Come avete fatto a candidare tizio o caio?’. Io fatto la mia scelta, ognuno la sua”.