"Il M5S non assume colf| ma veri collaboratori" - Live Sicilia

“Il M5S non assume colf| ma veri collaboratori”

Riccardo Nuti

"Affiancare le parole 'colf' e 'm5s', creando confusione, tentando di far passare un messaggio che 'forse anche il m5s ha assunto colf' è un atto pessimo".

Nuti su facebook
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3 min di lettura

PALERMO – “Informazione parziale, approssimativa e tendenziosa. Sulla questione portaborse all’Ars è stato detto tutto e il contrario di tutto, al solo fine di tirarci dentro, e farne il principale protagonista negativo, il Movimento 5 Stelle, reo soltanto di essere stato l’unico gruppo ad operare alla luce del sole e a rendere pubblici sul suo sito, nomi e curriculum di tutti gli assunti”.

Con queste parole Riccardo Nuti, deputato alla Camera del movimento cinquestelle, affida ad un post su Facebook la replica alle polemiche sollevate qualche giorno fa all’Ars durante i lavori della Finanziaria sul pagamento dei vari collaboratori nei partiti.

Il post di Nuti prosegue così: “E’ arrivato, pertanto, il momento di informare correttamente perché ho sentito accuse o ragionamenti semplicemente ridicoli:

1- Il m5s non assume portaborse né colf, il m5s in Sicilia ha assunto collaboratori così come avviene, per esempio, in Parlamento ed è previsto nel codice di comportamento pubblico sottoscritto da tutti i candidati del m5s prima delle elezioni. I giornali provano da giorni a far confusione fra chi (altri partiti) ha assunto con contratti da colf e il m5s che invece ha stipulato dei contratti di collaborazione come prevede la legge. Affiancare le parole “colf” e “m5s”, creando confusione, tentando di far passare un messaggio che “forse anche il m5s ha assunto colf” è un atto pessimo, e non basta spiegare meglio la vicenda nel contenuto del pezzo perché intanto il titolo o il sottotitolo è fatto e il 90% dei lettori è disinformato.

2- I collaboratori sono fondamentali per poter scoprire tutte le magagne e le ruberie che i partiti fanno e che hanno fatto in passato, i collaboratori servono per poter scrivere gli atti legislativi, per poterli studiare e preparare, così come servono per poter comunicare il lavoro svolto, servono per poter seguire tutte le segnalazioni che giungono dai cittadini e per poterle verificare e approfondire.

Senza questo personale non si potrebbero produrre tanti atti che in questi mesi sono stati realizzati, è forse questo che dà fastidio?

Se i giornali non sono in grado di informare di questo i cittadini, cercando solo di fare il titolo per poter vendere, chiudano o non si lamentino se poi vendono sempre meno.

3- Ci sono sedicenti attivisti che hanno cavalcato e cavalcano questo aspetto solo per invidia e perché volevano essere assunti, ecco, è bene dire questi non sono attivisti del m5s, ma arrivisti, atteggiamento che con il m5s non è compatibile.

4- “Ma il m5s aveva detto che la politica si può fare anche gratis”. Non c’è accusa più ridicola di questa. I 2500 euro che i parlamentari percepiscono, restituendo al mittente il 70 per cento dei loro emolumenti, non sono forse soldi? E già qui si intuisce la malafede di chi affronta in maniera superficiale e ignorante l’ argomento. Pagare, inoltre, dei collaboratori per un lavoro svolto è un diritto dei lavoratori, se qualcuno vuole la schiavitù o pensa che il pane non si paghi, beh si sbaglia.

Quello che il m5s ha dimostrato e dimostra è che si può fare buona politica con poco, perché il consenso elettorale lo ottiene senza megamanifesti 6X3 in tutte le città, senza manifesti abusivi che sporcano le città e senza piogge di milioni di euro regalati ad amici, industriali, cooperative. Il M5s non fa voto clientelare, non ha tv e non ha giornali e si permette pure di rinunciare a milioni di rimborsi elettorali (42 in Parlamento e oltre 1 nella sola Sicilia). Questo vuol dire fare politica senza soldi.

5- Se si vuole osservare qualcosa, si denunci lo scandalo dei lavoratori “stabilizzati” (dagli altri partiti) che porta a penalizzare economicamente un gruppo parlamentare (in Sicilia come a Roma) che non li assume, in classico stile mafioso. O, per esempio, si osservi che tipo di lavoro viene effettuato da questi collaboratori, se è di qualità o se stanno a grattarsi la pancia. Queste sono osservazioni più giornalistiche da fare”.

Nuti conclude il suo post con una battuta: “Se avete voglia di bufale andate in Campania, ma state attenti perché anche lì i partiti hanno inquinato tutto”.

 


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