ODA, l’Arcivescovo ai lavoratori: “La Chiesa non vi abbandona” - Live Sicilia

ODA, l’Arcivescovo ai lavoratori: “La Chiesa non vi abbandona”

Questa mattina il sit-in organizzato dalla FP Cgil, il commissario Landi: “Pagata una mensilità e nei prossimi giorni una seconda”.

Catania. “Cari fratelli e sorelle dell’ODA, non so se lo sapete, ma siete quotidianamente nei miei pensieri per una situazione che non dà serenità a nessuno, e per le ben note vicende di una realtà così bella che, nata per rispondere alle necessità di tante persone diversamente abili, per una amministrazione poco oculata nella quale ci sono responsabilità di tanti, oggi si trova in una grave situazione debitoria”. Inizia così la lettera dell’Arcivesovo Luigi Renna ai dipendenti dell’Oda di Catania.

“Il coraggio che ha avuto S.E. mons. Gristina di non vendere questa opera che era ed è appetibile a molti, è stata notevole e l’operazione del risanamento, con l’intervento della CEI, è in via di soluzione; ma l’uscita dal tunnel non è dietro l’angolo e va fatta con operazioni finanziarie che assicurino il lavoro a voi e l’assistenza agli ospiti. Ripeto: lavoro per voi e per l’assistenza ai nostri ospiti, che so che considerate una grande famiglia. Non agiamo per ricavarne un profitto che altre aziende ragionevolmente hanno: la Diocesi dall’ODA non guadagna altro che la soddisfazione di rendere un servizio alle famiglie e lavoro a voi. Sappiate che a volte arrivano proposte per “svendere” l’Opera, ed io, con l’avvocato Landi, non cediamo; di questo non informiamo nessuno, per non creare allarmismi”.

L’Arcivescovo poi esprime fiducia nei confronti del Commissario Landi, con cui afferma di star lavorando per superare la situazione di indebitamento con un piano che non porti più al ritardo dei pagamenti, “ma che molto difficilmente potrà portare alla riapertura di tanti luoghi di assistenza, inaugurati con le migliori intenzioni, gestiti con contributi che era prevedibile non fossero eterni, “facendo il passo più lungo della gamba”, ed ora tristemente abbandonati. E’ la storia di una economia che ha cercato di dare riposta alle esigenze di una regione in cui il lavoro è scarso e la cui analisi dei fatti potrebbe essere impietosa”.

Per queste ragioni, i prossimi obiettivi, l’Arcivescovo, li sintetizza in due punti: “Salvare l’ODA, e lo si sta facendo con un piano di rientro del debito che sarà migliorato”; e “salvare il vostro lavoro, e l’unico modo per farlo è pagare lo stipendio con un programma sul quale il Commissario vi ha scritto meglio di me; egli ha dovuto scegliere se pagare la rata annuale, senza la quale saremmo stati costretti a prolungare la precarietà dell’ente o a portarlo all’agonia, o rimandare di qualche settimana il ritardo già in atto”.

Il ministro di culto poi annuncia che intende star vicino ai lavoratori lavorando “per tornare alla normalità, precisando che la normalità non è quella nella quale si è assunto personale in sovrannumero, si sono pagati gli stipendi ma si sono fatti milioni di debiti, non si è stati lungimiranti nell’uso dei beni e nel rendere fruttuosi i capitali per i tempi di difficoltà. La normalità è oculatezza amministrativa, pianificazione economica, libertà da pressioni di ogni genere per le assunzioni di personale”.

Infine annuncia che li riceverà, “ma non nel contesto di un sit–in che avete organizzato davanti all’Arcivescovado, perché l’incontro potrebbe avere il sapore della vittoria di qualche sindacato che sta facendo il suo lavoro, ma non vi rappresenta tutti e che non ho mai avuto il piacere di incontrare per discutere su questi temi. Domani sarò a Paternò per i festeggiamenti per Santa Barbara, ma vi riceverò in seguito, in delegazioni di ciascuna sede dell’ODA, lontano dalla presenza dei segretari dei Sindacati, a cui le risposte di carattere amministrativo e contrattuale può darle in modo preciso solo il Commissario. Attendo la vostra richiesta con l’elenco dei partecipanti, per ricevervi in un clima che salvaguardi lo stile familiare che in una azienda di ispirazione cristiana ci deve essere. Abbiate fiducia: la vostra Chiesa di Catania non vi ha mai abbandonato e mai vi abbandonerà. Ma ricordatevi: la normalità dell’ODA non è detto che sia stata il passato”.

Intanto la Fp Cgil di Catania, che nei giorni scorsi ha proclamato lo stato di agitazione annuncia che questa mattina “si terrà un sit in di protesta in via V.Emanuele 184, dalle 10,30 alle 16, senza interrompere il servizio ai disabili; servizio che i lavoratori continueranno a garantire con spirito di abnegazione e sacrificio”.

Alla Fp Cgil ha risposto attraverso una nota il Commissario dell’ODA, l’avvocato Adolfo Landi, ricordando “che la scorsa settimana è stata pagata una mensilità arretrata e che una seconda mensilità sarà pagata nei prossimi giorni, come è stato concordato con gli altri sindacati di settore”.


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