Offende sant'Agata su facebook |Giovane aggredito da branco - Live Sicilia

Offende sant’Agata su facebook |Giovane aggredito da branco

La madre del 17enne ha raccontato la storia durante una puntata della trasmissione Rai "Chi l'ha visto?".

Indaga la polizia postale
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CATANIA – Per aver pubblicato su Facebook un post ritenuto offensivo nei confronti di Sant’Agata, Patrona di Catania, un ragazzo di 17 anni nel capoluogo etneo è stato dapprima insultato e minacciato, anche di morte, sul social media, schiaffeggiato su un autobus e poi malmenato da un gruppo di coetanei che gli ha causato ferite guaribili in cinque giorni. L’aggressione, costata al giovane un trauma contusivo alla spalla destra, è avvenuta il primo aprile scorso nella Villa Bellini. Sulla vicenda – scrive l’agenzia Ansa – sono in corso indagini della Polizia Postale, alla quale la madre del giovane si era rivolta dopo gli insulti e alle minacce ricevute attraverso 40 post su Facebook, con frasi come “Devi morire”, “Non scendere al centro perché sei morto” e “Ti mandiamo in ospedale”.

La madre del ragazzo è intervenuta durante una puntata della trasmissione Chi l’ha visto? di Rai Tre ed ha raccontato la brutta storia che ha coinvolto il figlio.  Tutto sarebbe partito da un messaggio sulla statua della patrona di Catania che sarebbe stata mal digerita da alcuni coetanei. Dopo la pubblicazione del post sono partiti gli insulti, le minacce e il ragazzo ha deciso di sfogarsi con la mamma. Madre e figlio hanno chiesto scusa per il messaggio che non voleva essere offensivo, ma questo non è bastato al popolo della rete che ha continuato a intimidire il 17enne. La madre ha deciso di rivolgersi alla polizia postale. Il figlio per un mese per evitare problemi non è andato a scuola. Ma nonostante questo è arrivata l’aggressione da parte di cinque persone. Un pestaggio che sarebbe provato da una registrazione andata in onda nel corso del programma. “Ragazzi una cosa bruttissima è successa, hanno riempito … di botte. Cinque contro uno, poi sono venute le guardie, hanno fatto denunce, lo scassarono”, si sente nella registrazione.

 


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