Ok dell'Ars al ddl contro la povertà, Abramo: "Pagina di buona politica"

Ok dell’Ars al ddl contro la povertà, Abramo: “Pagina di buona politica”

Miccichè: "Oggi sono contento di essere presidente del Parlamento"
VOTO UNANIME
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PALERMO – “Ringrazio l’Assemblea regionale siciliana per il voto unanime con cui è stato approvato il disegno di legge contro la povertà e l’esclusione sociale. Un ringraziamento particolare a tutti i capigruppo e, inoltre, al dottore Emiliano Abramo, che ci ha dato un prezioso input per l’approvazione di questo disegno di legge per la lotta contro la povertà. E’ un momento difficilissimo quello che stiamo vivendo e non sappiamo in autunno che situazione sociale ci ritroveremo, anche a causa dello sblocco dei licenziamenti. Ringrazio l’assessore alla Famiglia, Scavone e l’assessore all’Economia, Armao, per la disponibilità mostrata nei confronti di questo ddl. Oggi è uno di quei giorni in cui sono contento di essere Presidente dell’Ars”. Lo dice il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, commentando l’approvazione della legge contro la povertà e l’esclusione sociale.

“È una pagina di buona politica siciliana ricca di attori sanamente impegnati: dal presidente Miccichè che ha accolto il mio appello a D’Agostino primo firmatario, dai deputati di maggioranza a quello di opposizione che hanno votato all’unanimità la legge, dall’assessore Scavone a tutto il governo che hanno attivato forme di dialogo responsabile e qualificato”. Lo afferma Abramo, presidente della Comunità di Sant’Egidio di Catania e ispiratore della legge. “Mi piace inoltre sottolineare come i lavori siano stati seguiti da oltre 100 realtà impegnate a servire i poveri in Sicilia. Unità politica e della società civile hanno caratterizzato un dialogo dove al centro ci sono gli altri ovvero i poveri. È una ricetta utile per il futuro, che ha appassionato anche la stampa nel raccontare una vicenda felice”.

“Abbiamo sostenuto con convinzione il disegno di legge contro la povertà e l’esclusione sociale che affronta una delle emergenze più gravi della nostra isola: è importante avere strumenti in grado di sostenere le fasce sociali più deboli soprattutto sul versante del fabbisogno alimentare, i soggetti in condizione di isolamento o di esclusione sociale. Di certo non basterà un disegno di legge per sconfiggere la povertà, oltretutto nonostante le richieste del Pd, il governo Musumeci ha destinato a queste misure somme del tutto insufficienti: per questo chiederemo che nella prossima finanziaria si individuino nuove e maggiori risorse”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo Pd all’Ars, a proposito del disegno di legge “Disposizioni per il coordinamento degli interventi contro la povertà e l’esclusione sociale” approvato oggi all’Ars con il voto favorevole del Partito democratico.

Il M5s, pur con qualche perplessità, ha votato favorevolmente al ddl. “Nessuno – dicono i deputati 5 stelle – deve essere lasciato indietro, e il M5S, da sempre attentissimo alle politiche sociali, come dimostra il reddito di cittadinanza, vera e propria ancora di salvezza per tantissime persone durante il lockdown, in questo senso non poteva non dare il suo contributo”. “Onestamente non sappiamo se questa norma servirà a qualcosa. – aggiungono – Di certo era ed è nostro dovere fare di tutto per evitare tragedie come quella accaduta pochi giorni fa a Marianopoli, dove due sorelle, a poche ore di distanza l’una dall’altra, sono morte perché in condizioni di degrado e povertà assoluta, probabilmente per denutrizione”.

“Bene l’approvazione della legge anche se si tratta di una goccia nel mare della crisi. Adesso, occorre affrontare quella che è l’emergenza principale delle famiglie, cioè la crisi da sovraindebitamento incolpevole”. Lo dice Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e deputata regionale di Attiva Sicilia. “Il gruppo di Attiva Sicilia – spiega – ha presentato un disegno di legge che propone di istituire due tipologie di Fondi, presso Irfis, con l’obiettivo di sostenere le spese di accesso alle procedure previste dalla cosiddetta ‘legge salva-suicidi’. Molte famiglie e imprese, infatti, pur avendo i requisiti per accedere ai benefici della legge si trovano in uno stato di disagio economico tale che non gli permetter di farlo. I due fondi, uno di rotazione per imprese e professionisti e uno a fondo perduto per consumatori e famiglie, puntano proprio a sostenere i soggetti nella prima fase di richiesta”.

“Una risposta concreta per aiutare chi si trova in condizioni di estrema povertà e di esclusione sociale. La legge che abbiamo approvato stasera coordina tutti gli interventi di competenza regionale, secondo il principio di sussidiarietà, con provvedimenti immediati per i soggetti fragili e particolarmente esposti alla crisi economica ingigantita dalla pandemia”. Lo dice Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.” La legge stanzia anche 15 milioni di euro a copertura delle misure previste nella stessa ed inoltre dispone l’utilizzo degli immobili delle Ipab e dei beni confiscati alla mafia per il ricovero degli indigenti e le prestazioni socio sanitarie, attraverso la collaborazione tra la Regione, i Comuni e gli Enti del Terzo settore. – spiega – Abbiamo accolto, come parlamentari regionali, l’appello della Comunità di Sant’Egidio e di Emiliano Abramo ed in poche settimane siamo riusciti a varare una legge che rimette al centro la persona con azioni per la sua inclusione, resilienza e valorizzazione”.

“È una grande soddisfazione che la proposta di legge sulle povertà sia oggi diventata legge in Ars all’unanimità”. Dice il capogruppo Iv Nicola D’Agostino. “Da primo firmatario sento di dover ringraziare per la fiducia tutto i miei colleghi, i capigruppo ed il Governo – aggiunge -. Soprattutto il presidente Micciché che ha sposato la causa e conferito all’iter legislativo una accelerazione regolamentare. Con 15 milioni di euro si consentirà alle strutture di volontariato di poter meglio fronteggiare la maggiore sofferenza patita, a causa del Covid, da tanti siciliani in difficoltà, garantendo cibo e alloggio. Un grazie ad Emiliano Abramo, presidente della comunità di Sant’Egidio, che ha ispirato i nostri lavori”.


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