VITTORIA (RAGUSA) – Santino Garufi, l’avvocato del bidello 69enne che sabato mattina alla ‘Francesco Pappalardo’ ha freddato Giovanna Nobile con due colpi di pistola, ha rinunciato alla difesa dell’assistito. È quanto è stato comunicato in una nota dallo stesso legale, che ha spiegato di essere “sicuro di avere adempiuto a quei doveri di lealtà e correttezza”, ma “senza tuttavia sacrificare i valori umani e morali”. Salvatore Lo Presti, definito come “il bidello poeta” per il suo diletto a scrivere versi poetici, ha confessato di aver ucciso la professoressa di religione, Giovanna Nobile, per motivi passionali.
Ma sul caso stanno emergendo sempre più particolari inquietanti e forse fin troppo sottovalutati. Infatti, il bidello era già conosciuto per il suo profilo instabile che aveva già destato preoccupazioni nella scuola. Infatti, pare che circolasse tra le aule una petizione per allontanare il ‘poeta’, di cui era firmataria anche la vittima. Inoltre, i familiari dell’insegnate, dopo aver respinto il movente passionale, hanno tracciato la figura dell’operatore scolastico definita come “sempre più inquietante e temuta”. Sembrerebbe, inoltre, che l’uomo abbia rivolto minacce a più insegnanti. Intanto, il gip ha convalidato l’arresto del bidello: Lo Presti è accusato di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione e porto illegale di armi.