Omicidio Salvo, fermato complice| Ucciso per duecento euro? - Live Sicilia

Omicidio Salvo, fermato complice| Ucciso per duecento euro?

Il cadavere dell'imprenditore è stato trovato ieri sera in una strada a poca distanza da un terreno di proprietà di Rosario Stuto, il primo dei fermati per l'omicidio. Stamane arrestato Michele Bongiorno, 19 anni, presunto complice. I due l'avrebbero rapito in centro a Favara e portato in campagna, ucciso a colpi d'arma fuoco e dato fuoco al cadavere. Il movente? Forse un debito di duecento euro di uno dei due fermati
Favara. Il commerciante carbonizzato
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I carabinieri del reparto operativo di Agrigento e quelli della Tenenza di Favara hanno posto in stato di fermo – in quanto indiziato del delitto del commerciante Luigi Salvo, di Serradifalco – un secondo giovane di Favara. Si tratta di Michele Bongiorno, 19 anni di Favara. Dopo un nuovo interrogatorio in caserma sino all’alba di oggi, è stato ritenuto complice di Rosario Stuto già arrestato per i reati di sequestro di persona, omicidio ed occultamento del cadavere di
Luigi Salvo rinvenuto ieri sera nella campagne di Favara, in contrada Caltafaraci, carbonizzato.A poco più di duecento metro dal luogo del ritrovamento c’è un terreno di proprietà della stesso Stuto.

Salvo, 32 anni era scomparso nella mattinata del 18 giugno scorso dopo essere arrivato in città con la moglie. Secondo gli investigatori, Salvo è stato preso e trascinato dentro una fiat Uno color rosso, dentro la quale il Ris di Messina ha trovato tracce di sangue. Un, assurdo, movente potrebbe essere il credito di 200 euro che Salvo vantava nei confronti di uno dei due arrestati. Le indagini sull’episodio sono coordinate dai sostituti procuratori Adriano Scudieri e Gemma Miliani.


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