PALERMO – Vigilanza rafforzata, a Palermo, in tre zone della movida. Sarà il prefetto Massimo Mariani, con proprio decreto, a disporle. Dalla prossima settimana saranno assegnati anticipatamente alla questura 24 agenti della polizia, tre ispettori e un funzionario, nell’ambito del complessivo rafforzamento degli organici annunciato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel corso della riunione del Comitato dello scorso 6 agosto.
Un ulteriore, strutturale rafforzamento degli organici sarà disposto già dal prossimo gennaio. E’ quanto stabilito stamane nella riunione in prefettura del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, dopo l’omicidio del ventunenne Paolo Taormina avvenuto nel centro del capoluogo siciliano intorno alle 3 di domenica scorsa.
Il Comitato – si legge in una nota della prefettura – “ha evidenziato i risultati conseguiti nell’ambito dei costanti servizi di controllo del territorio posti in atto da mesi da parte di tutte le forze di polizia. Tuttavia, anche alla luce dell’esperienza fin qui maturata e soprattutto dell’omicidio consumato nel pieno centro di Palermo, si è condivisa l’esigenza di rafforzare ulteriormente i dispostivi di prevenzione e di contrasto dei fenomeni di illegalità e degrado”.
Il comitato ha deciso la vigilanza rafforzata nella zona 1 Teatro Massimo-Piazza Olivella, all’interno del perimetro delimitato da via Cavour, piazza Verdi (per intero), via dell’Orologio, piazza Olivella, via Bara all’Olivella, via Roma, via Salvatore Spinuzza, via Maqueda
Zona 2 Vucciria: delimitata da via Vittorio Emanuele (da via Roma verso Porta Felice) , via dei Chiavettieri, via dei Cassari, via dei Materassai, via Argenteria vecchia, vicolo sant’Eligio, via Giovanni Meli, piazza San Domenico, via Roma nel tratto fino a via Vittorio Emanuele.
Zona 3 Maqueda-Stazione: tra le via Maqueda (all’altezza di piazza Pretoria), piazza sant’Antonino, via Oreto, via Fazello, Piazza Francesco Cupani, piazza Giulio Cesare, via Roma, discesa dei Giudici, piazza Pretoria.
Il risultato del vertice al Viminale con il ministro Piantedosi.
“Oggi possiamo finalmente dire che nelle more di un’inversione culturale sui comportamenti diffusi a prevalere sarà la prevenzione attraverso una presenza fissa delle forze dell’ordine in tutti quei luoghi con alti flussi di avventori. E il modello Vucciria già sperimentato che sta dando i risultati sperati dovrà esportarsi in altri quartieri. Ecco perché insieme a tantissimi residenti e commercianti apprezziamo il decreto del prefetto che individua i tantissimi luoghi sensibili”, dice Antonio Nicolao vicepresidente della prima Circoscrizione.

