La sensazione è quella della nebbia ansiosa che ci sommerge quando si va da medici diversi per avere risolti chiarimenti e dubbi circa un problema di salute. Ma uno ritorna, dai consulti, ancora più confuso, perché sono state dette cose differenti, talvolta in palese contrasto. Ecco, con la variante Omicron sta accadendo pressappoco la stessa cosa. Un giorno sembra che sia la fine del mondo, il giorno successivo viene derubricata a rischio minore. D’accordo, la scienza è esatta soltanto quando viene codificata da studi ed esperienza. Ma non c’è dubbio che l’alternarsi di dichiarazioni in stile caldo-freddo possa creare soprassalti di angoscia seguiti da momenti di quiete.
‘Bisogna vedere nella realtà’
Uno degli ultimi a parlare è stato il professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’, intervistato da Huffington Post. Un luminare attento e competente. Ecco alcune delle sue dichiarazioni: “Per sapere quanto sia pericolosa Omicron per i completamente vaccinati, dobbiamo aspettare i dati delle ospedalizzazioni, cioè sapere quanti pazienti a cui è stata diagnosticata la presenza della variante Omicron, finiscono per aver bisogno di essere ricoverati in ospedale. E questo lo sapremo non prima delle prossime settimane”. E ancora prima: “Ci sono cose positive e negative. Le cose negative sono che nello studio in laboratorio degli scienziati del Sudafrica, descritto in un lavoro in preprint cioè non ancora pubblicato ufficialmente, si è visto che la variante Omicron sa sfuggire al vaccino più delle altre varianti. Con tutti i limiti di un lavoro fatto in vitro, si potrebbe concludere che Omicron è capace di eludere la risposta al vaccino”. L’intervista è prudente, approfondita e articolata. Però, alla domanda se il vaccino protegga davvero da Omicron, sembra che la risposta non sia del tutto rassicurante. Non, almeno, quanto vorremmo.
‘Con tre dosi tutto bene’
In precedenza era stato dato un messaggio distensivo cioè che – secondo Pfizer Biontech – la variante Omicron è perfettamente neutralizzabile grazie a tre dosi di vaccino. Un quadro che viene dato, in generale, come probabile. Ma al tempo stesso ci si prepara con un aggiornamento dei prodotti vaccinali. L’Ema, l’Agenzia Europea per i medicinali, spiega che i casi della variante Omicron “sembrano essere lievi”. Tuttavia, of course, servono dati e osservazione nel tempo. E allora?
La variante ‘impazzita’
A conti fatti, Omicron, a livello di comunicazione, ha le fisionomie irregolari di una variante ‘impazzita’. Tutti hanno detto praticamente tutto, partendo da espressioni dubitative, ma aggiungendosi in una pluralità di voci che può provocare smarrimento. E gli esperti siciliani? LiveSicilia.it ha sentito il professore Antonello Giarratano. “Sulla variante Omicron – così ha risposto alle nostre domande il professore -posso dire che occorrerebbero un po’ di silenzio e di attenzione in più, nessuno può essere certo delle conclusioni che ho sentito trarre in più di un’occasione. Il virus muta. Un giorno qualcuno ci spiega che Omicron è pericolosissima, un giorno qualcun altro ci spiega, invece, che non ci sono grandi problemi. Il tutto su basi scientifiche che, al momento sono molto labili. Dobbiamo vedere che cosa succederà”.