Onorificenze, Filippo Lobue nominato Cavaliere della Repubblica italiana - Live Sicilia

Onorificenze, Filippo Lobue nominato Cavaliere della Repubblica italiana

Originario di Lercara Friddi oltre al lavoro quotidiano e alla famiglia, ha deciso di dedicarsi allo sport
LA STORIA
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Filippo Lobue il 2 giugno su indicazione del Presidente del Consiglio, Mario Draghi è stato nominato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Cavaliere della Repubblica italiana.

Oltre al lavoro quotidiano e alla famiglia, ha deciso di dedicarsi allo sport e trascorre la sua vita tra Lercara Friddi, di dove è originario, e nel periodo estivo nella borgata marinara di Partanna-Mondello di Palermo.

Inarrestabile lavoratore, dirigente sportivo ed atleta paralimpico , si occupa anche di promozioni sportive paralimpiche sul territorio, ma anche di molte altre attività.

“Ho appreso con grande gioia di essere stato insignito della Onorificenza di Cavaliere dell’ Ordine ” Al Merito della Repubblica Italiana ” all’incirca un paio di settimane fa. Questa onorificenza mi riempie di orgoglio e mi emoziona – dice Lobue – e finché potrò, lavorerò con dedizione e darò il mio contributo impegnandomi nello sport e nel sociale con sacrificio e continuità”.

Per poter vedersi riconoscere una onorificenza al merito della repubblica italiana, è necessario aver acquisito benemerenze verso la propria nazione nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti e dell’economia. I riconoscimenti guardano anche all’impegno di pubbliche cariche e di attività svolte ai fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e riconosciuti servizi nelle carriere civili e militari.
Essere insigniti di un’onorificenza non è qualcosa che avviene ogni giorno. Poi, se pensiamo al primo dei gradi questa onorificenza, i requisiti da “raggiungere” sono alti ed importanti.

Nonostante una grave disabilità subita in età adolescenziale non si è mai fermato. Ci sono state delle avversità per un “nuovo inizio” nella vita quotidiana in un primo momento, ma poi ha continuato a studiare e cercare di realizzare i suoi sogni. Vent’anni fa è stato assunto nell’azienda “Engineering Ingegneria Informatica” a Roma, dove si è trasferito, dimostrando quotidianamente il suo valore nell’ambito lavorativo e non.

Nonostante l’uso di carrozzina per deambulare e 150 km al giorno che percorre da Lercara per raggiungere il suo ufficio, è sempre più convinto che il lavoro è quella marcia in più che ci rende liberi e portatori ognuno nel proprio ruolo, di un contributo quotidiano al miglioramento della nostra Italia. Il posto in cui lavora è nel settore dell’IT, una società leader in Italia e in espansione nel mondo e con i colleghi che rappresentano il vero punto di forza di questa realtà, riuscendo a dare il suo contributo non solo all’interno dell’azienda come produttività e competenze ma anche per aver avuto tante opportunità e continui stimoli orientati al miglioramento continuo della persona.

Ribadisce Lobue : “Purtroppo viviamo in un mondo dove ancora si fa la differenza tra “normodotati” e “disabili”, ma si fa fatica a tutti i livelli a capire che l’unica cosa che conta davvero è riuscire ad eliminare il divario esistente nelle menti delle persone. Ma il cambiamento è possibile se gli esempi positivi diventano realtà nelle nostre vite anche nei piccoli centri di provincia dove spesso la parola d’ordine è “rassegnazione”.”

“Sono molto emozionato, sono profondamente grato e riconoscente al Presidente della Repubblica ed al Presidente del Consiglio, dedico questo riconoscimento onorifico, ai miei colleghi , ai miei compagni di squadra , ai miei amici ed in particolare ai miei tre pilastri: mia moglie Ilaria e le mie figlie Gemma e Grazia


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