MESSINA – Il gip di Messina, Maria Vermiglio, ha detto sì ai domiciliari per Antonio Domenico Montagnese, 50 anni, finito in carcere nell’operazione “Campus” condotta dalla Dia. L’istanza è stata presentata dai legali di fiducia dell’indagato, Rosario Scarfò del Foro di Locri e Giuseppe Mario Aloi del Foro di Vibo Valentia. Montagnese è accusato di associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso finalizzata anche al voto di scambio, all’usura, alla tentata estorsione continuata. L’operazione era scattata il 6 luglio di quest’anno e aveva portato all’arresto di sei persone.
L’inchiesta aveva per oggetto gli “esami facili” sostenuti all’università di Messina, con l’ipotesi di che venissero influenzate le prove di ammissione alle facoltà a numero chiuso. Secondo le carte, a capo dell’organizzazione vi sarebbe proprio Domenico Antonino Montagnese, che con Marcello Caratozzolo (docente di Statistica e matematica nell’ateneo messinese), dietro compenso avrebbero consentito il superamento di esami e abilitazioni.