Un insospettabile pensionato e’ stato arrestato dalla Guardia di finanza del comando provinciale di Palermo per usura ed esercizio abusivo del credito. In manette e’ finito Epifanio Peritore, 75 anni, originario di Caltanissetta ma residente a Palermo. Sequestrati conti correnti bancari, titoli e libretti di deposito, per un valore complessivo di circa 100.000 euro.
Le Fiamme gialle hanno accertato che l’arrestato, in concorso con altre persone, le cui posizioni sono ancora al vaglio della magistratura, prestava denaro a piccoli e medi imprenditori praticando tassi usurari che oscillavano tra il 60% ed il 160% annuo.
Gli investigatori hanno scoperto che l’indagato, sebbene formalmente risultasse pensionato, con redditi complessivi dichiarati non superiori a 1.300 euro mensili, riuscisse a movimentare sui propri conti correnti bancari somme per svariate centinaia di migliaia di euro, non giustificate da alcuna lecita operazione economica. Le vittime privilegiate erano soprattutto rappresentanti e titolari di imprese operanti nel settore della tipolitografia, con attivita’ commerciali ubicate nel territorio di Palermo e del suo hinterland che, in momenti di difficolta’ finanziarie, venivano “aiutati” da altri personaggi molto “vicini” ad Epifanio Peritore, che operava abusivamente anche nello specifico settore commerciale. L’arrestato, secondo quanto accertato dagli investigatori, al momento dell’erogazione del prestito richiedeva una “garanzia” del capitale prestato maggiorato della quota interessi pattuita, sotto forma di assegni con l’indicazione del solo importo, senza pertanto ne’ beneficiario ne’ scadenza. Poi alle scadenze stabilite, gli assegni venivano posti all’incasso ovvero, nel caso in cui le vittime non fossero state nelle condizioni di onorare gli impegni assunti, venivano “rinnovati” mediante l’emissione di nuovi titoli per un valore pari al titolo in scadenza, maggiorato pero’ di una ulteriore quota d’interessi per la dilazione accordata. Tale “procedura” permetteva all’indagato di ridurre sostanzialmente i “rischi”, avendo sempre in mano una garanzia dei crediti vantati e gli consentiva, inoltre, di mantenere una “pressione psicologica” costante nei confronti delle vittime legata al timore di possibili protesti o anche fallimenti legati all’incasso immediato dei titoli dati in garanzia in caso di mancato pagamento delle rate di interessi.
La Guardia di finanza ha inoltre proceduto al sequestro, per la successiva confisca, di conti correnti bancari, titoli e libretti di deposito, per un valore complessivo di circa 100.000 euro nonche’ di numerosa documentazione, sia bancaria che di natura extracontabile, utile proprio a comprovare l’effettivita’ dell’attivita’ usuraria posta in essere dall’arrestato.
L’operazione rientra nell’attivita’ di contrasto all’usura condotta dalla Guardia di finanza del comando provinciale di Palermo, ed in particolare del Nucleo di Polizia Tributaria, che nell’ultimo biennio ha portato all’arresto di 21 persone ed al sequestro di beni immobili, auto e disponibilita’ finanziarie per oltre 9.000.000 di euro.
Palermo, 22 gennaio 2009