Orchestra sinfonica, alla Foss stato di agitazione dei dipendenti

Orchestra sinfonica, alla Foss stato di agitazione dei dipendenti

Lo hanno proclamato i sindacati
PALERMO
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PALERMO – Da operatore a funzionario senza alcuna concertazione con i sindacati. È il percorso di due dipendenti della Foss, la fondazione dell’orchestra sinfonica siciliana, che ha indotto Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials Cisal a proclamare lo stato di agitazione.

I due avanzamenti di carriera sarebbero stati decisi senza il confronto con i sindacati, che invano chiedono da tempo la definizione di una pianta organica e la stabilizzazione di circa 40 precari. Per questo le sigle hanno scritto al commissario straordinario Margherita Rizza, chiedendo un incontro urgente per comprendere le motivazioni alla base di questa scelta.

La notizia

Della scelta ieri è filtrata notizia in teatro.  I sindacati chiedono spiegazioni sulle due transazioni concluse dalla Foss, che hanno previsto il riconoscimento di cinque avanzamenti di livello, dal 4° livello, a funzionario in categoria B. Oltre al passaggio di livello, sono state riconosciute ai due dipendenti partite economiche pari a 60mila euro a testa, “presumibilmente – scrivono i sindacati – a titolo risarcitorio”.

“Tutto questo – proseguono –  si è svolto a totale discrezionalità dell’azienda, senza una pianta organica concordata con le organizzazioni sindacali, che avrebbe consentito di effettuare una adeguata ricognizione del personale che svolge mansioni superiori, per procedere a una progressione economica verticale attraverso una regolare procedura interna, che consideri i titoli di studio e altro”.

Una “disparità di trattamento”

La nota è dei segretari aziendali e territoriali di Slc Cgil Ino Di Franco e Fabio Maggio, di Fistel Cisl Massimiliano Galasso e Francesco Assisi, di Uilcom Uil Davide Alfano e Giuseppe Tumminia  e di Fials-Cisal Debora Rosti e Antonio Barbagallo.

“Fermo restando che non si intende giudicare il merito dei lavoratori coinvolti, qualora fosse accertato quanto da noi appreso, si paleserebbe una grave disparità di trattamento rispetto alla generalità dei dipendenti – aggiungono i segretari – Le transazioni effettuate di recente dalla Foss, sono state finalizzate a ridurre al minimo l’impatto economico complessivo per le casse della Fondazione”.

Retribuzioni ferme per i dipendenti

“Tuttavia rileviamo che la Foss non ha elargito gli arretrati spettanti ai lavoratori su prestazioni effettuate già a partire dal 2022, le retribuzioni sono ferme da oltre 20 anni e si attende ancora la revisione della pianta organica per poter stabilizzare il personale precario”.

Tutte rivendicazioni che sinora sarebbero rimaste lettera morta. “Nulla di quanto sopra è stato realizzato dalla Foss – aggiungono i sindacati – Alla luce di queste considerazioni, chiediamo un incontro urgente e in attesa di tale incontro proclamiamo lo stato di agitazione e ci riserviamo di intensificare successivamente le azioni di lotta sindacale con le iniziative che più riterremo utili”. 

Interviene la commissaria

La commissaria della Foss, Margherita Rizza, comunica che i sindacati saranno convocati per giovedì alle 12.30 a Palermo. La riunione avrà all’ordine del giorno i temi posti dalle rappresentanze dei lavoratori.


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