CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Il Basile day è una doppia festa. La guardia pugliese fa 500 in Serie A, l’Orlandina invece vola sul campo e in classifica, centrando la terza vittoria stagionale contro Reggio Emilia, detentrice della Supercoppa e finalista nella passata stagione. Vittoria di prestigio e quasi mai messa in discussione quella ottenuta dai ragazzi di coach Griccioli, che impongono per l’ennesima volta la legge del Palafantozzi nell’anticipo di mezzogiorno. Le chiavi della vittoria sono una difesa al limite della perfezione nel terzo quarto, ovvero quando Capo ha costruito il parziale decisivo per mettere in ghiaccio il risultato, e la leadership di Simas Jasaitis. Il lituano (16 punti col 3/5 dall’arco) sembra in ombra nella prima metà di gara, ma esce fuori alla distanza, trovando punti pesanti nella fuga biancazzurra. La Reggiana, priva di Kaukenas, si regge sulle spalle di Vermeenko e Della Valle (16 punti anche per lui), ma non trova in Polonara e Aradori la spinta necessaria per tenere botta, a dispetto di un inizio promettente.
Stefano Genitle trascina la Reggiana nelle prime battute del match, trovando il canestro in praticamente ogni condizione. Il 9-2 iniziale della Grissibon è uno one-man show della guardia ospite, a cui l’Orlandina fatica a prendere le contromisure. Una volta ritrovata la quadratura in difesa, Capo d’Orlando costruisce il parziale 8-0 per rimontare lo svantaggio: un gioco da tre di Metreveli, la prima tripla di Jasaitis e una lettura perfetta della linea di fondo da parte di Perl riportano avanti la Betaland. Lavrinovic in tap-in spezza l’inerzia dei padroni di casa, che restano però avanti grazie a quattro punti consecutivi di Nicevic. Oriakhi, impeccabile nel primo quarto, tiene avanti Capo alla sirena nonostante la reazione della squadra di Menetti. Nel secondo parziale i biancazzurri vanno nuovamente sul +3 con una tripla di Ilievski, bravo a sfruttare lo scarico di Laquintana, ma Reggio ritrova il vantaggio con tre contropiede. Aradori accorcia sul -1, Della Valle pesca poi la tripla del sorpasso e l’affondo del 26-30. Tutto il Palafantozzi aspetta la prima firma di Basile, in quella che è la sua giornata, e arriva nel momento più importante del match: prima la tripla del -1, poi l’assist per il layup di Jasaitis allo scadere, che permette a Capo di andare all’intervallo sopra di un punto.
L’Orlandina decide di chiudere ogni spazio alla Reggiana nel terzo quarto. Soli tre punti per la squadra di Menetti nei primi cinque minuti della ripresa, mentre i padroni di casa decidono prima di attaccare il ferro con Oriakhi, poi di sfruttare il tiro di Jasaitis. Risultato? Il pivot americano vola, il lituano non ne sbaglia una e il vantaggio di Capo schizza ad otto lunghezze. Per gli emiliani Polonara è l’unico a segnare dal campo fino alla tripla di Vermeenko ad un minuto dalla sirena, canestro vanificato dal gioiello di Jasaitis allo scadere per il 49-41. Nicevic dalla lunetta porta il vantaggio sulla doppia cifra all’inizio della quarta frazione, Metreveli e Perl mettono al sicuro la vittoria prolungando il divario a diciassette lunghezze, con poco più di quattro minuti rimasti a cronometro. Della Valle e Vermeenko abbozzano una reazione per la Grissin Bon, che non riesce ad andare oltre il -6. I liberi di un glaciale Jasaitis e di Ilievski evitano brutte sorprese a Capo d’Orlando, che porta a casa il terzo successo in quattro partite e vola quota sei punti in classifica. Bisogna solo sperare di non avere le vertigini, adesso.
BETALAND CAPO D’ORLANDO-GRISSIN BON REGGIO EMILIA 68-62 (19-17, 33-32, 49-41)
ORLANDINA – Ilievski 4, Perl 6, Jasaitis 16, Metreveli 12, Oriakhi 11, Basile 3, Laquintana 6, Nicevic 10, Vujicevic ne, Munastra ne. Allenatore: Griccioli.
REGGIO EMILIA – Aradori 10, Polonara 4, Vermeenko 15, Silins, Gentile 13, Lavrinovic 4, Della Valle 16, De Nicolao, Pechacek, Strautine ne. Allenatore: Menetti.
