"Orlando si dimetta"| Il M5s raccoglie 12 firme - Live Sicilia

“Orlando si dimetta”| Il M5s raccoglie 12 firme

L'iniziativa dei pentastellati coinvolge altre sette consiglieri di opposizione.

PALERMO
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PALERMO – Non una mozione di sfiducia, visto che non sono ancora passati i 24 mesi previsti per legge, ma una richiesta motivata di dimissioni. Il Movimento Cinque Stelle ha presentato il documento a Sala delle Lapidi raccogliendo, oltre alla firma dei propri cinque componenti, altre sette adesioni: Alessandro Anello, Marianna Caronia, Fabrizio Ferrandelli, Sabrina Figuccia, Igor Gelarda, Cesare Mattaliano e Mimmo Russo. Numeri che, però, sono lontati dalla maggioranza necessaria all’approvazione dell’atto, che comunque non avrebbe alcun valore vincolante per legge.

Un documento senza simboli, scritto appositamente per raccogliere quante più adesioni possibili. “Solo Forza Italia, tra le forze di opposizione, continua a dare fiducia al sindaco – dice in una nota il gruppo pentastellato – L’auspicio è che il primo cittadino possa finalmente prendere coscienza e ammettere la gravità della situazione dei bilanci del Comune di Palermo, riconoscendo le proprie responsabilità nel disastro in atto, e che possa, con un atto di amore nei confronti della città, regalarle una possibilità di riscatto e di dignità dimettendosi”.

LA REPLICA DI FORZA ITALIA “Forza Italia non firma una mozione di sfiducia sapendo che non ha alcuna conseguenza pratica – dice il capogruppo di Fi Giulio Tantillo – Un sindaco si sfiducia per fatti politici e amministrativi, convocando un’assemblea cittadina per spiegarne le motivazioni. Se veramente i proponenti vorranno andare fino in fondo, per mandare Orlando e la sua giunta a casa e ridare così la parola agli elettori, basterà dimettersi davanti a un notaio: a conti fatti abbiamo i numeri e Forza Italia non si tirerà indietro. Comunicherò ai miei illustri colleghi il nome del notaio, o ne scelgano uno di loro fiducia, per la raccolta delle firme, sicuro che chi firma la sfiducia non farà mancare la sua adesione”.

“I consiglieri dicano quali sono i motivi per cui il sindaco dovrebbe dimettersi in una assemblea cittadina, anziché fare soltanto spot. La campagna elettorale e finita, i consiglieri di oppposizioni diano il loro contributo alla città o si dimettano”, dice il capogruppo del Mov139 Sandro Terrani.

 


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