ORTIGIA (SR) – Si apre il sipario del campionato di Serie A1 2022/2023 e l’Ortigia si prepara al suo esordio stagionale. I biancoverdi affronteranno il neopromosso Bogliasco allenato da coach Daniele Magalotti non più sabato 21 ottobre ma, come comunicato dallo stesso Ortigia, domenica 23 ottobre alle ore 15:00 a causa del ritardo del volo degli ospiti dovuto allo sciopero dei controllori. Una sfida che in A1 si è giocata tante volte, con i precedenti tra le due squadre che, in casa, pendono nettamente a favore dei siracusani, sconfitti in una sola occasione nelle 24 partite disputate nell’impianto della Cittadella. Tuttavia, al di là dei favori del pronostico, per l’Ortigia, che deve rinunciare ancora a Ciccio Cassia, si tratta di una partita da prendere con la necessaria attenzione, perché i liguri sono una matricola e hanno entusiasmo, ma soprattutto perché la squadra di Piccardo per giocare al meglio ha bisogno di mantenere sempre alta la concentrazione.
Sicuramente, il morale dei biancoverdi è buono dopo il passaggio alla Final Eight di Coppa Italia e al secondo turno di Euro Cup (da giovedì a domenica prossima, a Bucarest). Ora tocca al campionato, dove partire bene è sempre importante. L’Ortigia spera di farlo davanti a tanti tifosi (ingresso libero in tribuna), anche perché domani la “Caldarella” vivrà un momento importante: la società, infatti, celebrerà Stefano Tempesti, il quale si appresta ad iniziare il suo 30esimo campionato di A1 consecutivo, un vero record. Una festa per il numero 1 biancoverde, da vivere tutti insieme.
LE DICHIARAZIONI DI PICCARDO
Alla vigilia della prima giornata, coach Stefano Piccardo, parla della condizione fisica e mentale dell’Ortigia e delle aspettative in Serie A1: “Dal punto di vista fisico arriviamo da due settimane di partite, tra Coppa Italia e Coppa LEN. Devo dire che la squadra ha lavorato molto bene, nonostante abbiamo l’handicap di non avere Cassia con noi. Sul piano mentale c’è grande voglia per l’avvio di questa Serie A1, perché come ho già detto è sempre bellissimo cominciare un campionato italiano. Questo è il mio sesto campionato alla guida dell’Ortigia, il nostro è un progetto che parte da lontano. Mi aspetto una ulteriore crescita, così come è avvenuto ogni anno, perché credo che quest’anno abbiamo ringiovanito molto, ma possiamo migliorare la qualità del nostro gioco e quella individuale dei nostri giocatori. Le forze e la nostra volontà sono proiettati verso questo obiettivo”.
Piccardo, inoltre, presenta l’avversario e spiega cosa dovrà fare l’Ortigia per vincere la partita: “Partiamo dal presupposto che Bogliasco per me è una realtà storica, che ha anche vinto uno scudetto. È una formazione composta da un mix di giovani e di atleti più di esperienza, che dovremo prendere con le molle e affrontare con attenzione. Comunque, al di là del loro valore, noi dobbiamo cercare di inseguire quella che è la nostra idea di pallanuoto, che poi è adatta alle nostre caratteristiche di squadra. Quindi dobbiamo essere profondi, giocare il più orizzontali possibili e interpretare al meglio le situazioni in inferiorità numerica. Questo è un aspetto che, se affrontato bene, con il Bogliasco ci aiuterà ”.
PARLA L’EX
Chi vivrà un momento particolare, sarà Filippo Ferrero, che per la prima volta affronterà da avversario il Bogliasco, club nel quale è cresciuto e ha esordito in Serie A1, prima di passare proprio all’Ortigia: “Domani capirò che sapore avrà per me questa partita – afferma l’attaccante biancoverde – perché ancora non so come reagirò al fatto di incontrare vecchi compagni, amici e la squadra in cui ho fatto quasi tutte le giovanili. Sarà emozionante, ma devo cercare di non pensarci, perché durante la partita siamo tutti avversari e bisogna essere lucidi e distaccati, senza farsi trascinare delle emozioni. Sarà sicuramente un sabato particolare e sono contento di rivedere Bogliasco nuovamente dove merita di stare.
“Rispetto a quando ci giocavo io – continua Ferrero – la squadra è cambiata per metà, ci sono tre stranieri che si stanno facendo valere, ci sono giovani che ormai hanno fatto tanta esperienza e possono dire la loro. Noi vogliamo partire con il piede giusto e per farlo dovremo essere attenti a quelli che sono i loro punti di forza. So che hanno un mancino di livello, due centroboa stranieri con grosse potenzialità, il capitano Guidaldi che vanta 20 anni di A1. Sono una squadra da non sottovalutare, dobbiamo farci trovare preparati perché loro verranno con la voglia di fare bella figura”.